mercoledì, dicembre 24

Quote of the week - Consigli

- Non metterti nei guai, ma se finisci nei guai fai in modo che chi ce l’ha con te finisca in guai ancora peggiori. Ascolta tutti, ma attento a non parlare con gli infami. Accetta i pareri degli altri, ma fatti sempre i cazzi tuoi... Oh, è “Amleto”!
- Bello.
- La traduzione è mia.

Remo Girone a Libero De Rienzo nel film "A/R - Andata+Ritorno" di Marco Ponti

giovedì, dicembre 18

e i miei riflessi son connessi in questo gioco sporco! (cit.)



GEORGE W. MATRIX!!!1!!11!

Per la serie reazioni che non t'aspetti.

martedì, dicembre 16

Jay Z - Brooklyn Go Hard



Lo stile delle parole, lo stile delle lettere, lo stile di un mc, lo stile di un grafico, lo stile di un quartiere, lo stile di una cultura, lo stile di un dovuto omaggio, lo stile di un pezzo, lo stile di un video.

ovvero

Jay-Z, Evan Roth, Brooklyn, l'Hip Hop, Notorious B.I.G., Brooklyn Go Hard.

One Shot - La cura del Gorilla

martedì, novembre 25

Kanye West - Heartless



Mr. West in vettoriale vince ancora.

E il disco è veramente oltre, artisti del genere fanno bene alla musica.

martedì, novembre 18

Marracash - Non confondermi



E dopo il Marra subacqueo ora anche il Marra Poppins, genio.

domenica, novembre 16

Quote of the week - Debiti

- Da che mondo è mondo i debiti li pagano tutti!
- Gli imperatori no.

Il Libano aka Pierfrancesco Favino dal miglior film di Michele Placido, "Romanzo Criminale"

sabato, novembre 8

Cowboy Bebop - The Space Session



Cowboy Bebop per il sottoscritto è il miglior anime degli ultimi 10 anni.

Forse però è riduttivo considerarlo solamente un anime, Cowboy Bebop può contare, a differenza di molti altri prodotti made in japan, su una storia sceneggiata da dio e animata dallo spirito santo, un'opera adulta che spazia fra vari generi, dalla fantascienza al noir e che può contare su un cast di personaggi carismatici e assolutamente irresistibili, un gruppo capace di trasmettere emozioni reali e valori concreti, come solo pochi prima di loro (e anche dopo, al momento mi viene in mente il gruppo di Lupin the Third e quello di One Piece).

Sicuramente uno degli assi nella manica di quest'opera è la colonna sonora, probabilmente la migliore mai composta per un anime, senza la quale tutta la serie sarebbe stata completamente diversa e molto probabilmente adesso non sarebbe così conosciuta ed ammirata.

Il Bebop del titolo infatti come quasi tutti sapranno è anche e soprattutto uno stile del Jazz, stile che fa da padrone nelle tracce che accompagnano la storia session dopo session, con brani assolutamente imperdibili sia per gli appassionati che per gli amanti della buona musica in generale.

Il merito va tutto a Yoko Kanno e la big band di cui fa parte, i Seatbelts, tutti musicisti di grandissimo talento, autori dei 9 album contenenti le musiche orginali ed i rmx della serie tv e del film "Knockin'On Heaven's Door"!

Per una recensione approfondita del discorso musicale all'interno di CB e più in generale a tutto l'anime rimando a questo ottimo sito italiano: The Blue Crow.

Io mi limito a fornire questo best of contenente i miei pezzi preferiti, con tanto di cover realizzata per l'occasione (all'interno dello zip c'è sia fronte che retro).

See You, Space Cowboy!

Cowboy Bebop - The Space Session

mercoledì, novembre 5

Black Powa!



E adesso tocca al Papa, pochi cazzi.

domenica, novembre 2

Wassup 2008

Il miglior spot pro-Obama in circolazione.

Ma davvero son già passati 8 anni dalla storica pubblicità della Bud?

domenica, ottobre 26

One Shot - WALL·E

martedì, ottobre 21

Censura questi testi metti pure gli asterischi (cit.)



Mi sono accorto quasi per caso di una cosa molto strana.

In pratica un po' di tempo fa avevo postato fra i consigli per gli ascolti il pezzo "Hayling" degli FC Kahuna e ora, a meno che io non mi sia rincoglionito del tutto, è scomparso senza lasciare traccia.

O meglio qualche traccia l'ha lasciata, infatti se provo a scrivere nell'apposito box di ricerca i termini "Hayling" o "FC Kahuna" questi sono i risultati.

Ho pensato che potesse essere un problema esclusivamente di blogger, magari maldestramente avevo, non so bene come, cancellato io stesso il post, allora ho immediatamente controllato se il link diretto al pezzo su DivShare fosse ancora funzionante, visto che per fortuna l'avevo postato anche su un forum... e niente, questo è quello che mi dice quando tento di accedere alla pagina.

Tutto ciò è strano, non tanto per la censura in se (i diritti d'autore bla bla, la pirateria bla bla), ma proprio per la scelta del pezzo!
Mi spiego meglio, in questo blog ho pubblicato decine di link a pezzi caricati su DivShare, anche molto più famosi della canzone degli FC Kahuna e allora come si spiega che l'unico pezzo ad essere eliminato sia stato proprio quello? Non credo proprio che gli FC Kahuna si siano messi a cercare in giro per la rete tutti quelli che pubblicavano le loro canzoni senza i permessi intimando Google e DivShare di risolvere il problema, quindi come cazzo si spiega?

Non ne faccio di certo una questione personale, dopotutto amo perdere tempo a scrivere le descrizioni introduttive ai post musicali, quindi non farò altro che caricarla di nuovo, toh!

Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura! (cit.)

giovedì, ottobre 16

Kanye West - Love Lockdown



(American Psycho + National Geographic) + (Vocoder + Taiko Drums) = Love Lockdown.

Mr. West si conferma ancora una volta come uno degli artisti più geniali in un panorama musicale mainstream piuttosto piatto e ormai bloccato all'interno di certi standard.

Niente rap stavolta, una canzone cantata nel pieno spirito "go where your heart takes you", Kanye ha deciso di provare una direzione diversa oltre che in questa canzone in tutto il nuovo album in uscita a Novembre, "808s and Heartbreak" e se i risultati sono come "Love Lockdown" allora non posso che aspettare in riverente silenzio.

I cant keep my cool, so I keep it true
I got somethin to lose, so I gotta move
I cant keep myself, and still keep you too
So I keep in mind, when Im on my own
Somewhere far from home, In the danger zone
How many times did it take til I finally got through
you lose.

Se ad un testo simile aggiungi un video girato da dio, ispirato a Patrick Bateman e American Psycho, bianco su bianco, con visioni che vanno da tribù africane a veicoli spaziali, passando per splendide figure femminili con il corpo coperto da disegni Nazca, allora basta.

Love Lockdown - Kanye West
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

martedì, ottobre 14

Data - Rapture



Non ci sono solo Jonas & Francois a spadroneggiare nel mondo dei videoclip musicali, dalla Francia arriva anche il collettivo Bisou GTI, un gruppo di artisti, graphic designers, vj, musicisti e dj, che stanno spopolando in giro per il mondo grazie ai loro live set dove musica dance viene miscelata alle creazioni visive da loro create, un vero e proprio spettacolo di grande impatto visivo basato su brani elettronici assieme a riminescenze hip hop, sonorità anni ottanta e l'ormai famoso french touch.

Il passo verso i videoclip è stato breve ed ora è finalmente possibile ammirare il primo lavoro diretto da due membri del collettivo, Nicolas André e Damien Vignaux, che fa da sfondo a "Rapture", il nuovo singolo di Data, dj/producer francese facente parte dei volti nuovi di questa rinnovata ondata elettronica che tende ad ispirarsi alle sonorità classiche anni '80 ma per fortuna tenendo conto solo delle cose buone di quegli anni, combinandole con le moderne tecniche di produzione.

domenica, ottobre 5

venerdì, ottobre 3

Quote of the week - Momento no

Con la mente sempre su ciò che verrà o ciò che farò,
visto che niente si ferma quando ho un momento no.

Ghemon Scienz dal pezzo "Avrei bisogno di un divano"

venerdì, settembre 26

Marracash - Estate In Città



Il vero pezzo dell'estate, peccato che l'abbiano fatto uscire adesso e non un paio di mesi fa.

Comunque bella per il Marra subacqueo!

Il succo della vita? Che il succo prima era più fresco.

martedì, settembre 23

Another Way To Die



E' in giro per le classiche vie traverse la versione, grabbata da qualche radio spagnola, del pezzo d'apertura del nuovo film di James Bond, "Quantum of Solace", il seguito di "Casino Royale".

Dopo "You Know my Name" cantata da Chris Cornell, hanno deciso di chiamare una coppia d'eccezione per i titoli di testa del nuovo 007, Jack White leader dei White Stripes e dei Racounteurs e nientepopodimenoché la bravissima Alicia Keys!

Il pezzo si chiama "Another Way To Die" ed Alicia è come sempre la migliore, potrebbe anche ruttare accompagnata dal suo pianoforte che sarebbe comunque la più brava!

Tanti (L) per lei.

Another Way To Die - Alicia Keys & Jack White
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

mercoledì, settembre 17

Zitta troia! (cit.)



Raffaella Fico mette all'asta la sua "verginità" per per un milione di euro!

La prima cosa che ho pensato è stata:

Vado a cercare un bancomat. (cit.)

Poi ho realizzato lo squallore della cosa ed ho iniziato a sperare che a buttare questi soldi sia un vecchio miliardario arrapato, anzi tanti vecchi miliardari arrapati pronti ad un'ultima gang bang con tanto di bukakke finale, il tutto registrato con la mini dv e messo online sui programmi di p2p!

mercoledì, settembre 10

Quote of the week - L'attesa

adesso chi cammina col sorriso fisso addosso
spesso non si accorge che indossare una maschera è facile
come ingannare se stessi ed è tutto inutile

Kaos dal pezzo "L'attesa".

Il testo è poesia pura.

La strumentale prodotta da Deda è qualcosa di stupendo.

Un pezzo molto importante per me, che non mi stancherei mai di ascoltare, mai!

L'attesa
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

mercoledì, settembre 3

Jamie Woon - Wayfaring Stranger



Jamie Woon è uno dei giovani talenti del panorama musicale inglese, a soli 23 anni è già riuscito a stupire gli addetti ai lavori per la facilità che ha dimostrato nelle varie esibizioni live, unendo la profondità della sua voce soul alla chitarra acustica supportata solo dagli effetti di una loopstation.

Il singolo che lo ha portato ai primi airplay radiofonici è stato "Wayfaring Stranger", rivisitazione di una popolare canzone gospel/spirituale, che parla della crescita dell'anima attraverso le prove ed i problemi che bisogna affrontare lungo il cammino della vita, un pezzo cantato interamente acappella, assolutamente sentito che arriva diretto al cuore, un ottimo biglietto da visita che ha avuto anche la fortuna di essere remixato da parecchi dj inglesi, tra cui Burial, noto produttore dubstep.

"Wayfaring Stranger" è la perfetta dimostrazione dell'attitudine e della passione di Mr.Woon per un Soul più classico, il Motown Sound, ma anche delle influenze ammesse da lui stesso, che vanno da Prince a Thom Yorke, rivelando un anima più eclettica, che emerge maggiormente dai rmx presenti nell'ep di debutto, dove la stessa canzone passa con disinvoltura dal suono cupo e malinconico della versione dub di Burial, a cui accennavo prima, ad uno più jazz downtempo, nel mix ad opera di Stitch.

Lo si aspetta al varco con un album vero e proprio visto che per ora esiste solo un ep con 4 pezzi di cui due rmx, anche se a ben vedere sul suo MySpace è possibile sentire altre sue canzoni acquistabili però al momento solamente su iTunes (di una però c'è già il video).

Wayfaring Stranger - Original Version
Wayfaring Stranger - Stitch Mix
(per scaricare gli mp3, cliccare su "download original")

lunedì, settembre 1

One Shot - Shaun of the Dead

sabato, agosto 30

MYSTERY REPEATS



Anche il nuovo video di Pete Philly & Perquisite sposa in pieno la filosofia del pochi soldi/buone idee ed il risultato è ottimo, poi il pezzo è anche uno dei migliori presenti nel loro ultimo album, quindi meglio di così...

mercoledì, agosto 27

Quote of the week - Caos

Se introduci un po' di anarchia, se stravolgi l'ordine prestabilito, tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo!

Il Joker aka Heath Ledger dall'ottimo film di Christopher Nolan, "The Dark Knight"

mercoledì, agosto 20

The Italian Spiderman



E' tutto così bello che quasi mi spiace averlo scoperto in ritardo.

Ma l'importante in fin dei conti è esserne comunque venuto a conoscenza, perchè "The Italian Spiderman" non è solo una delle cose più divertenti mai viste in rete negli ultimi anni, ma è anche uno dei progetti più interessanti ed affascinanti che riguardano l'utilizzo ed il potenziale effettivo di internet dopo l'esplosione del tubo & simili, come ampiamente analizzato in quest'articolo!

Tutti i 10 episodi (ed il trailer) che compongono la prima parte della serie, terminata proprio di recente (verso la fine di Luglio), si possono vedere su YouTube e su MySpaceTV.

Lunga vita ai ragazzi che si nascondono dietro la fantomatica casa di produzione Alrugo, perchè sono dei fottuti geni, ma soprattutto perchè c'è sempre un gran bisogno di gente come loro, sperando che molti altri li seguano a ruota!

mercoledì, agosto 13

RocknRolla trailer e poster



Dopo la parentesi onirica/psicologica di "Revolver", che a molti non è andata giù ma che oggettivamente dimostrava la maturazione del regista almeno per quanto riguarda la parte tecnica (una fotografia stupenda al servizio delle solite prospettive irreali, la sua personale cifra stilistica) forse appesantita da una sceneggiatura un po' complicata e sicuramente meno diretta dei suoi precedenti lavori, dicevo dopo questo film che non ha avuto una grande fortuna (a mio parere immeritatamente), Guy Ritchie ha deciso di tornare alle origini, quindi ai suoi primi due cult, "Lock, Stock and Two Smoking Barrels" e "Snatch.".

Non c'è da stupirsi perciò se la storia potrebbe sapere di già visto, dato che ancora una volta sarà il sottobosco malavitoso inglese a farla da padrone, fra gangster e personaggi surreali, in bilico fra il serio ed il grottesco, in particolare:

Londra. Un ricco criminale russo vede i suoi introiti crescere sempre di più grazie agli affari sporchi con la speculazione di terreni. Il tutto in una città in mano alla malavita, nella quale si intrecciano le vite di diversi gangster e truffatori.

Un budget relativamente limitato (18 milioni di dollari, ma tanto contano più le idee dei soldi in questi casi) ed un cast niente male che si è detto più volte entusiasta del risultato finale, composto da Gerard Butler (il Leonida di "300"), Tom Wilkinson (noto caratterista inglese già visto in un sacco di film, da "Il patriota" a "Michael Clayton"), Thandie Newton ("Norbit", "Crash"), Idris Elba, Jeremy Piven ("Smokin'Aces", "La Giuria"), Ludacris, Gemma Arterton (presto anche nel nuovo capitolo di Bond, "Quantum of Solace") e Karel Roden (già visto nei panni del gangster russo in "Running Scared" e "15 Minuti"), fanno ben sperare, a maggior ragione dopo aver gustato il trailer!

A Settembre in the UK, ad Ottobre negli USA, poi un po' ovunque, tranne che in Italia, almeno per ora (si spera).

martedì, agosto 12

Isaac Hayes RIP



Un altro grande se n'è andato.

May you RIP, Soul Man!

Theme from Shaft - Isaac Hayes
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

sabato, agosto 9

All Movements Begin Underground



All Movements Begin Underground.

La prima volta che ho letto questa frase è stata quando ho comprato il primo album dei Dilated Peoples, "The Platform", uno dei miei album preferiti tra l'altro.

Una frase semplice ma con un significato profondo, che mi ha colpito fin da subito e che ormai in qualche modo è entrata a far parte della mia filosofia di vita.

Da tempo volevo realizzare un'illustrazione che avesse come tema principale questa frase e finalmente l'ho finita, ora devo solo trovare qualcuno che me la stampi sulla t-shirt.

Per vederla basta andare nella sua pagina di DeviantArt.

venerdì, agosto 8

One Shot - Layer Cake

martedì, agosto 5

Zombie Zombie - Driving



Questo videoclip, diretto da Simon Gesrel e Xavier Ehretsmann e realizzato interamente con la tecnica dello stop motion per promuovere il pezzo "Driving this road until death sets you free" del duo francese Zombie Zombie, composto da Etienne Jaumet and Cosmic Neman, è la dimostrazione definitiva di 3 semplici cose:

1) per realizzare un video davvero pheego contano molto più le idee dei soldi.
2) i francesi se la comandano anche nella musica elettronica.
3) come probabilmente molti altri dei suoi capolavori, "La Cosa" di John Carpenter è un film talmente ottimo che può permettersi persino di utilizzare i GiJoes al posto degli attori.

giovedì, luglio 31

Quote of the week - Al caldo

Quando ti pisci nei pantaloni rimani al caldo solo per un po'.

Il vicecapo Albert Grusinsky aka Robert Duvall dal film di James Gray, "We Own the Night"

mercoledì, luglio 30

One Shot - Gone Baby Gone

sabato, luglio 26

Rjd2 - The Horror EP



A distanza di un anno da "Deadringer", Rjd2 pubblicò quest'ep, creato da un'idea di base che ruotava intorno alla title track, presente anche nel disco precedente, "The Horror".

Ma "The Horror" è più di un ep, visto che in realtà si tratta di un doppio cd, quello puramente musicale, contenente remix, strumentali del precedente disco e b-sides, e quello video, con pezzi di intervista allo stesso Rjd2, making of e frammenti presi dai suoi live.

La distanza ravvicinata con "Deadringer" è evidente, infatti il suono non è ancora quello di "Since we last spoke" (il suo secondo album), quindi una buona occasione per risentire quel particolare modo di produrre, fatto di atmosfere lo-fi, batterie e campioni originali che spaziano dal Funk a Soul, completi di cori e linee vocali astratte e perfettamente retrò, che colpì proprio per la sua originalità!

Bus Stop Bitties
Sell the World
Good Times Roll Pt. 1
Counseling
(per scaricare gli mp3, cliccare su "download original")

giovedì, luglio 24

Stokka & MadBuddy - Con Me



Proprio quello che speravo, Stokka ha deciso di utilizzare i suoni già sperimentati e ampiamente apprezzati, soprattutto dal sottoscritto, nel progetto Cookie Snap, per il nuovo album con il suo socio di sempre, MadBuddy.

I Tasters quindi sono pronti a tornare e spero che tutto il disco sia sul livello di questo pezzo!

lunedì, luglio 21

Quote of the week - La vita

Io non so niente di nessun morto ammazzato.
Ma se qualcuno mi ha fregato e l'hanno ammazzato, beh sai la vita... è un cazzo per il culo!

Dallo stupendo film di Ben Affleck, "Gone Baby Gone"

sabato, luglio 19

One Shot - Zatôichi

giovedì, luglio 17

D'Angelo - Brown Sugar



Molti artisti negli anni in cui il Nu-Soul ha iniziato a scalare le classifiche, sono stati accostati a nomi altisonanti del "vecchio" Soul, come ad esempio Marvin Gaye ed Aretha Franklin.
Anche se paragoni del genere lasciano spesso il tempo che trovano c'è da dire che l'ondata Nu-Soul ha permesso a parecchi cantanti degni di nota di mostrare al mondo della musica le loro capacità e anche se in seguito qualcuno di loro ha deciso di abbandonare un po' le scene non si può dire che non abbiano lasciato il segno!

Uno su tutti è sicuramente D'Angelo, cantante, chitarrista, pianista e produttore molto attivo fino al 2000 ma che purtroppo negli anni seguenti non ha fatto più uscire quasi nulla di suo a parte collaborazioni sparse qua e là (le ultime l'anno scorso con Snoop Dogg e Common nei rispettivi album).

Il suo album d'esordio è datato 1995 ed appena uscito fu definito da subito un classico, sia dalla critica che dal pubblico, un disco che in contrasto con l'R&B di metà anni 90 si rifaceva ai grandi classici del passato, come Marvin Gaye, Al Green, Prince, Smokey Robinson e Stevie Wonder, ma con un'attitudine assolutamente moderna e tipicamente Hip Hop.

Un album a suo modo "retrovoluzionario", che ha spianato la strada a molti altri artisti e che ha contribuito alla rinascita delle sonorità anni '60 e '70, riscoprendo le radici del Rhythm and Blues e della black music, sfumando abilmente i confini dei generi dal Blues al Funk, con atmosfere Jazz scandite dall'inconfondibile suono del suo piano, accompagnato dall'immancabile accoppiata di cassa e rullante, con incursioni di organo (come nella title track), tromba (in "When we get by"), chitarra ritmica ("Me and those dreamin' eyes of mine", "Lady"), basso ("Jonz in my bonz") e molti altri strumenti, al servizio di testi classici ma anche controversi ("Brown Sugar" potrebbe essere intesa sia come ode ad una donna che alla marijuana, mentre in "Shit, damn, motherfucker" D'Angelo immagina di trovare la sua ragazza a letto con il suo migliore amico e di organizzare una tragica vendetta), il tutto cantato con una voce capace di toccare veramente le corde dell'anima, come solo la musica Soul riesce a fare!

Brown Sugar
Shit, Damn, Motherfucker
Smooth
When We Get By
(per scaricare gli mp3, cliccare su "download original")

mercoledì, luglio 16

One Shot - In Bruges

martedì, luglio 15

One Shot - Preludio

Io vedo film. Molti film. Cinema, DVD, DivX. Non importa come, l'importante è vederli.

Di molti vorrei scrivere un parere, che non mi azzardo a chiamare recensione, ma spesso non ho il tempo.

In realtà il discorso è anche più complesso, secondo me il critico/recensore deve avere inanzitutto delle solide basi di partenza, delle conoscenze e delle competenze sulla materia che intende trattare, in modo da poter affrontare un argomento ed analizzarlo secondo elementi oggettivi che devono essere fissati per forza, per non correre il rischio di ridurre tutto ai soli gusti soggettivi, che è chiaro saranno sempre influenti, ma che un critico/recensore bravo deve essere in grado di contenere.

Questo in generale, non solo nel cinema, il problema è che i primi a non seguire questo ragionamento sono proprio molti critici di professione o presunti tali, figuriamoci in Internet dove tutto è concesso.

Ed ecco quindi che la rete si è riempita col tempo di cineblog, dove semplici spettatori hanno deciso su due piedi di diventare critici, sparando sentenze e pareri camuffate da recensioni, giustificate il più delle volte in maniera ridicola, altre volte invece usando termini, paragoni, riferimenti e citazioni al di fuori della loro portata, in un clima generale da pompini a vicenda.
Conta infatti molto anche la preparazione di chi legge e spesso è proprio questa mancanza ad aggravare la situazione già mortificante di per sè.

Comunque tutto questo papiro per introdurre una nuova rubrica del blog, dove in pratica unirò il mio personalissimo gusto per le foto e le immagini con i film che vedo, ovvero quando mi gira metterò uno screenshot di una scena particolarmente interessante per il sottoscritto, sfruttando il caro è vecchio principio una foto vale più di mille parole.

Pensandoci bene fra citazioni e immagini potrei aprire un tumblr al posto del blog, ma inanzitutto sticazzi e sopratutto sta mania del tumblr mi sta un po' sule palle: mi dicono che avere sia un blog che un tlog fa molto figo e forse è proprio per questo che mi sta così sul cazzo.

C'hai già un blog? tieniti quello e non rompere i coglioni, 2.0 di stocazzo.

lunedì, luglio 14

Quote of the week - Purgatorio

Il purgatorio è un po' una via di mezzo... non hai fatto del tutto schifo ma non sei stato neanche un granchè.
Come il Tottenham.

Ray aka Colin Farrell dal mio personale film cult dell'anno, "In Bruges"

sabato, luglio 12

Max Payne trailer e poster



Tratto dal famoso videogame che ha introdotto per primo l'effetto del bullet-time, "Max Payne" vede come protagonista assoluto l'attore (da me molto spesso apprezzato) Mark Wahlberg, spalleggiato da Mila Kunis (famosa per il serial "That '70s Show") e il rapper Ludacris (presto anche nel nuovo attesissimo film di Guy Ritchie "RocknRolla" e in "Game" del duo Neveldine/Taylor già autori di "Crank"), il tutto diretto da John Moore ("Behind enemy lines", "Il volo della Fenice").

La trama dovrebbe seguire entrambi i due capitoli del videogame ed è a grandi linee questa: Max Payne è un agente di polizia di New York, la cui famiglia viene sterminata da delinquenti sotto effetto di una droga chiamata Valkyr; devastato dal dolore, l'uomo si unirà al reparto DEA (Drug Enforcement Agency) dove condurrà un'operazione sotto copertura per arrivare alla fonte di quella droga.

Poster ufficiali ancora non ce ne sono in giro, allora ho deciso di provvedere io stesso, come avevo già fatto l'anno scorso per "The Dark Knight", ed ho cercato di renderlo più somigliante possibile alla prima cover del gioco!

Il film uscirà ad Ottobre in buona parte del mondo, in Italia ancora non si sa...

martedì, luglio 8

Marvin Gaye - Inner City Blues



Inizio dicendo che chi non conosce Marvin Gaye merita solo cazzi in faccia, così per mettere subito in chiaro le cose.

Non è quindi difficile capire che per il sottoscritto Marvin rappresenta qualcosa di molto vicino alla definizione astratta di cantante preferito, anche se definirlo solo un cantante è alquanto limitativo, ma ripeto non starò di certo qua a spiegare chi è stato e cosa ha fatto nella sua vita quest'incredibile artista.

Non starò neanche qua ad elencare tutte le sue canzoni che amo, voglio solo consigliare questo pezzo in particolare, "Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)" tratto dall'album "What's Going On", visto che ultimamente mi perseguita.

Inanzitutto me lo sono beccato a sorpesa sabato sera durante la notte rosa a Rimini, in mezzo al casino totale è stato come un oasi nel deserto.

Non solo, qualche genio della Rockstar ha deciso di metterlo nelle radio di GTA IV, ed ogni volta che salgo in qualche auto me lo trovo lì con il suo suono incofondibile, il sottofondo migliore per ogni cosa.

Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

Ah per i più attenti ascolatori, sicuramente non sarà difficile riconoscere la parte campionata da un certo Deleterio per il pezzo "Amore/Odio" di Guè Pequeno sull'ep "Hashishinz Sound Vol.1".

lunedì, luglio 7

Cubeecraft



E' una pheegata.

Inoltre farlo è meno nerd lungo di quanto sembri, basta un po' di abilità con le forbici e via.

E una stampante a colori, a scrocco possibilmente.

Il prossimo è Bender.

http://www.cubeecraft.com/

martedì, luglio 1

Quote of the week - Incazzato

- Meglio lasciarlo perdere quando è incazzato.
- Quello è sempre incazzato!
- E allora... dovresti lasciarlo perdere sempre.

Il capitano Dudley Smith aka James Cromwell si permette di dare un consiglio al tenente Edmund Exley aka Guy Pearce, nel film "L.A. Confidential"

domenica, giugno 29

In Bruges



Sono pochi i registi che riescono a fornire una prima prova convincente, ma ancora meno sono quelli che riescono a mantenere le aspettative con il secondo film o addirittura a superarsi.

Ecco io spero vivamente che quest’ultimo sia il caso di Martin McDonagh, famoso in Irlanda ed in Inghilterra per le sue opere teatrali e vincitore nel 2006 del premio Oscar per il miglior corto (“Six Shooter”), ora al suo primo e sorprendente lungometraggio, un ottimo noir che viaggia parallelamente sui binari della commedia, dalle tinte e dall’umorismo nerissimo, e il dramma, dal forte respiro scorsesiano.

Bruges non è solamente una delle più belle città del Belgio, meta giornaliera di turisti provenienti da tutto il mondo per il suo fascino medievale, le sue architetture gotiche, i suoi canali e le sue birre, è anche la destinazione scelta come rifugio da due killer londinesi, Ray (Colin Farrell) e Ken (Brendan Gleeson), costretti ad abbandonare la capitale inglese in attesa che le acque si calmino, a causa di un lavoro andato storto: infatti Ray al suo primo incarico ha ucciso per fatalità anche un bambino, atto che si rivelerà essere il fattore scatenante che metterà in moto suo malgrado gli eventi.

Non solo, in realtà Bruges è qualcosa di ancora più profondo, è la rappresentazione terrena del purgatorio, dove le anime delle persone sono costrette ad aspettare che venga deciso il loro destino e le coscienze devono fare i conti con le proprie azioni, passate e future.
Così la vacanza forzata per Ray, giovane ed inesperto, diventa fin da subito insostenibile, dilaniato dal rimorso e tormentato dal ricordo del suo errore, al contrario di Ken, molto più navigato nel suo lavoro perciò ormai rassegnato a quella vita e quindi felice di rilassarsi per qualche giorno facendo il turista, fra giri in gondola, visite ai campanili e mostre d’arte.

Fra un dipinto di Hieronymus Bosch ed una chiesa, i due troveranno il tempo di riflettere ma soprattutto avranno modo di cambiare i loro punti di vista e le loro sensazioni, imparando qualcosa l’uno dall’altro: Ray complice l’incontro con una ragazza del posto, Chloe, sarà finalmente ad un passo dalla felicità e dalla tranquillità tanto agognata, mentre Ken, proprio grazie al dilemma interiore del suo amico, riuscirà ad intravedere uno spiraglio di speranza per cambiare in meglio la sua intera esistenza e si troverà di fronte a delle scelte tremendamente importanti che lo porteranno a scontrarsi con una terza persona a cui deve molto, Harry (Ralph Fiennes), il loro capo, che ha dei piani ben precisi per i due assassini.
Harry oltre ad essere il loro boss, a suo modo rappresenta il giudizio finale, colui che deve ad ogni costo far rispettare le regole e ristabilire l’equilibrio, deciso a punire perché certo del fatto che da un errore non possa assolutamente nascere un insegnamento ma solo un castigo, sicuro delle sue idee perché sorretto da solidi principi morali che rispetterà fino alla fine, tragica ma perfetta!

Tutto questo sullo sfondo di una città da cartolina, che a ben vedere si trova al centro del film dal principio alla conclusione, offrendo molto di più di semplici attrazioni turistiche ai due ignari visitatori e agli spettatori stessi, a cominciare da personaggi surreali, incontri inaspettati, set cinematografici, amori scaturiti da inganni, risse internazionali e scontri fra culture differenti, promesse mantenute ed altre tradite, ma più di ogni altra cosa svolte decisamente inaspettate!

McDonagh sfrutta la sua lunga esperienza teatrale per scrivere una sceneggiatura praticamente impeccabile, grazie a dei dialoghi intelligenti ed arguti, estremamente divertenti, spesso sopra le righe, quasi sempre distanti dalla trama e dai personaggi, di tarantiniana memoria (“Pulp Fiction” su tutto), con punte eccessive che sfociano nel grottesco, ma perfettamente in linea con le intenzioni dell’autore, ovvero cercare di sdrammatizzare la storia raccontata e di spiazzare lo spettatore insistendo sulla piega imprevedibile degli eventi, mantenendo alta l’attenzione senza dover per forza ricorrere ad inutili sequenze d’azione, che lo avrebbero penalizzato accomunandolo a certi lavori di registi come Guy Ritchie, ma puntando di più sulla messa in scena, con tempi e ritmi altrettanto incalzanti.

Tutto in “In Bruges” rimanda al teatro e alla migliore arte della scena, dalla fotografia di Eigil Bryld alle scenografie di Michael Carlin, passando per i costumi di Jany Temine e le musiche di Carter Burwell, ma forse quello che colpisce di più è la grande prova di recitazione dell’intero cast, a cominciare da Colin Farrell, grezzo, lunatico, stralunato e vulnerabile, proseguendo con Brendan Gleeson, pacato ed equilibrato ma altrettanto combattuto, e Ralph Fiennes, spietato e psicolabile, in grado di intimidire nonostante rimanga fuori campo per buona parte del film ed entri in scena prepotentemente solo verso le battute finali, concludendo con i numerosi personaggi “secondari” ma ugualmente necessari, come Clémence Poésy, la ragazza incontrata da Ray e Jordan Prentice, il nano che sta girando un film proprio nella cittadina fiamminga.

Un’opera prima, quella di McDonagh, che riesce nel suo intento di sorprendere, inanzitutto perché assolutamente inaspettata e senza alcuna presunzione di nessun tipo, e in secondo luogo perché consegna al mondo del cinema uno dei registi più interessanti e talentuosi in circolazione, da tenere sicuramente d’occhio!

martedì, giugno 24

Summer Sound 08



Anche quest'anno non potevo non fare la mia solita selezione primaverile/estiva con i miei pezzi radiofonici preferiti.

Quella foto comunque era troppo bella, dovevo assolutamente usarla, spero che il proprietario non se la prenda a male.

EDIT: per tutti quelli che chiedevano i titoli, si possono leggere nel retro della copertina, copertina che potete scaricare insieme a tutta la compilation da questo link!

sabato, giugno 21

Burn After Reading trailer e poster



Questi due vogliono superarsi e rischiano seriamente di riuscirci.

Siamo più dalle parti de "Il grande Lebowsky" che da quelle di "Fargo" o del recentissimo "No country for old man", il che non può che farmi piacere, visto che a tutt'oggi "The Big Lebwski" rimane il mio preferito (nonostante abbia amato gli altri titoli sopracitati e gran parte della filmografia dei Coen Bros), se poi andiamo a vedere il cast non posso fare altro che iniziare ad attenderlo in maniera irritante visto che tra gli altri troviamo Brad Pitt, George Clooney, Tilda Swinton, John Malkovich, J.K. Simmons e Frances McDormand.

La trama e il trailer sono il colpo finale e pure la locandina non è male: Ozzie Cox (Malkovich) è un ex agente della CIA. La sua promessa sposa (McDormand) gli ruba un disco sul quale sono contenute tutte le sue memorie - scottanti segreti di Stato compresi - ma lo dimentica in palestra, dove viene ritrovato dal un allenatore (Pitt) che vuole usarlo per ricattare Cox ed estorcergli del denaro sperando di potersi poi permettere uno o più ritocchini dal chirurgo plastico. A quel punto la CIA interviene, assoldando un killer (Clooney) che risolva il problema.

Uscita prevista in Italia e nel resto del mondo il 12 Settembre, o per chi può andarci al Festival di Venezia come premiere il 27 Agosto.

venerdì, giugno 20

Sms alla Madonna



Ok basta, chiudete la musica e già che ci siete accostate pure i videoclip.

Comunque erano anni che non compravo due cd in una sola settimana, belle cose (L)

giovedì, giugno 19

Forget the Film, Watch the Titles



La prima cosa che colpisce in un film sono sicuramente i titoli di testa, pochi cazzi!

Questo credo l'abbiano capito un po' tutti nel mondo del cinema (Sergio Leone è stato uno dei primi ad usarli, fuck yeah!), così sempre più spesso è possibile gustarsi all'inizio (e alla fine) del film dei piccoli gioiellini realizzati nei modi più disparati, dall'animazione 2d a quella 3d, passando per la motion graphics e vari mix di tecniche di graphic design, come le illustrazioni, il lettering e via dicendo.

"Forget the Film, Watch the Titles" è un archivio in costante aggiornamento, dove è possibile vedere parecchi esempi di questi piccoli capolavori, tra cui alcuni che mi permetterei di consigliare, ovvero "Hostage", "kiss Kiss Bang Bang", "Sweeney Todd", "Smokin'Aces" e "Thank you for smoking", però sinceramente andrebbero davvero visti tutti.

Certo ci sono molti titoli di film e corti non proprio conosciutissimi o del tutto sconosciuti e in minor numero titoli tratti da blockbuster, ma questo semplicemente perchè i gestori del sito prima di pubblicare i filmati devono chiedere i permessi ai rispettivi detentori dei diritti, quindi la cosa diventa come sempre piuttosto lunga...

Rimane comunque un progetto molto interessante, non resta che sperare di vederlo crescere con il tempo, intanto si può ingannare l'attesa gustando i video già presenti!

martedì, giugno 17

Quote of the week - Il limite

Il limite della stalla è Gesù,
nella storia dell'uomo non potrà mai avere di più.

Dargen D'amico dal pezzo "Limitato dal poeta", tratto dal nuovo album "Di Vizi Di Forma Virtù"

giovedì, giugno 12

The Demon



La J-Pop con una scelta coraggiosa ha deciso di portare anche in Italia "The Demon", opera prima di un giovane e talentuoso autore coreano, SUK Jung HYUN.

"The Demon" è un manhwa ambientato in un futuro prossimo dove il mondo è uscito provato da una serie di catastrofi naturali, sconvolgimento descritto in appena tre pagine e utilizzato principalmente per installare il contesto della storia, infatti da subito si viene immersi in una società in cui la polizia ha fatto spazio all'esercito e dove la televisione rischia di scomparire per mancanza di guerre e notizie di cronaca.
La pace internazionale che si è venuta a creare con la costituzione di un unico stato però rischia di saltare quando una bomba esplode in pieno centro a Seoul, rivelando un mondo non così perfetto come poteva sembrare...

L'autore mediante quest'opera ha certamente cercato di denunciare la manipolazione dei mezzi di informazione e gli eccessi militaristi (una denuncia politica diretta in primo luogo al suo paese ma più in generale a tutto il mondo) e lo ha fatto mettendo in scena un manhwa dal forte respiro cinematografico, non per niente lui stesso ha dichiarato di essersi ispirato e di essere stato influenzato da Park Chan-wook (regista di "Joint Security Area" e "OldBoy") e Bong Joon-ho (regista di "Memories of Murder" e "The Host"), creando un thriller fantascientifico dalle atmosfere intriganti e dotato di un buon ritmo e di una ricca vivacità narrativa, dovuta oltre che ai misteri e gli intrighi della trama, soprattutto alla parte grafica del progetto!

Non è solo il tratto realistico e preciso a stupire, ma anche l'abilità con cui SUK Jung HYUN è riuscito a sfruttare al meglio i colori, usando tanalità di grigio e di verde scuro per ricollegarsi alle atmosfere cupe e fredde della storia, senza però tralasciare le luci, le scie e le esplosioni decisive nelle sequenze d'azione, con uno stile che ricorda da vicino un certo tipo di animazione (il pensiero sicuramente va all'opera del grande regista Mamoru Oshii, "Ghost in the Shell").

Certo il manhwa non è privo di qualche difetto dovuto molto probabilmente all'inesperienza, in particolare per quanto riguarda la struttura narrativa, difatti alla fine della lettura si ha l'impressione che l'argomento trattato avrebbe meritato più di un solo volume per poter essere sviluppato al meglio, ma in fin dei conti è un problema che passa in secondo piano considerando che si tratta del suo primo lavoro.

Grandi invece sono le aspettative per il suo prossimo progetto, un adattamento cartaceo dell'ottimo film già citato prima "The Host", da cui potrebbe davvero venire fuori un capolavoro!

martedì, giugno 10

Gomorra



Volevo scrivere qualcosa riguardo quello pseudo documentario che risponde al nome di "Gomorra", ma ho trovato una recensione che rispecchia perfettamente il mio pensiero, quindi tanto meglio, tempo risparmiato.

Sull'onda dell'entusiasmo che si era creato intorno a sto film (premi, critica, pubblico, tutti si sono bagnati e hanno iniziato a farsi i pompini a vicenda, spero che non sia così anche per "Il Divo" sennò mi sparo), sono andato al cinema con grandi aspettative, anche perchè era stato promosso persino da recensori di cui di solito mi fido, ma che stavolta mi hanno tirato un gran bel pacco visto che già alla fine del primo tempo volevo tornarmene a casa (tanto non avevo manco pagato il biglietto, per fortuna), ma nonostante tutto ho resistito fino alla fine, se non altro per poter dire ho visto "Gomorra", che merda.

Garrone ha sbagliato tutto, questo non è cinema, forse non sa che non basta cercare di imitare il metodo di narrazione di film come "21 Grammi" e simili per dire guardatemi sono un grande regista!!1!11 a maggior ragione quando la trama è inesistente come in questo caso.

Se non fosse che a sto punto Garrone si farà prendere dai deliri di onnipotenza gli consiglierei di rivedersi "City of God" o film meno conosciuti come "Mala Leche", poi ne riparliamo.

And you can call it Eurotrash (cit.)



Dopo la partita di ieri sera non posso fare a meno di ridere.

Materazzi-Barzagli

il centrocampo del Milan

Camoranesi-Di Natale

Toni

Donadoni

lunedì, giugno 9

Quote of the week - Eventi

Gli eventi cambiano gli uomini.
Gli uomini non cambiano gli eventi.

Da "Infernal Affairs III", terzo capitolo della trilogia degli "Affari Infernali" da cui Scorsese ha tratto il suo "The Departed"

giovedì, giugno 5

Rjd2 - Deadringer



Fa strano vedere artisti del calibro di Moby ricevere lodi ed applausi ogni volta che escono con un album mentre altri produttori musicali sono relegati alla definizione, spesso ingrata, di underground.

Rjd2 è sicuramente uno degli esempi più lampanti, infatti nel 2002 dopo aver prodotto buona parte degli artisti in forza alla Def Jux (etichetta indipendente punta di diamante dell'alternative hip hop) ha dato alla luce il suo album d'esordio, "Deadringer", un disco quasi interamente strumentale assolutamente imperdibile, merito dell'ottimo gusto nello scegliere i campioni: funk, blues, jazz, soul, si legano a spezzoni tratti da film che danno al tutto un sapore dal forte respiro cinematografico!

Rjd2 riesce a riutilizzare chitarre acustiche, batterie, pianoforti, corni, tastiere, trombe, cori gospel e campioni vocali in maniera magistrale, creando atmosfere diversissime tra loro eppure tutte incredibilmente ipnotiche, in certi casi perfettamente retrò e dalle sfumature complesse a tal punto da trascendere i generi iniziali, dal suono dark e psichedelico di "Smoke and Mirrors" alle sonorità tranquille e solari tipiche di metà anni 60 di "Ghostwriter" (forse il pezzo migliore che da solo giustificherebbe l'acquisto dell'album), passando per l'improvvisazione jazz tipica delle jam session presente in "Chicken-Bone Circuit", al suono lo-fi in bilico fra rock e sintetizzatori di "The Horror" o la malinconia blues/soulful di "Work", giusto per fare alcuni esempi.

Insomma un perfetto biglietto da visita che non è bastato però a Rjd2 per uscire dall'underground ed è forse per questo che con il suo terzo disco ha deciso di mollare la Def Jux per un'etichetta più grande cambiando completamente approccio nel modo di fare musica, lasciando stare i campioni decidendo di cantare e di suonare con strumenti veri interamente da solo l'album "The Third Hand", con risultati alquanto discutibili e tremendamente indie pop, ma questa è un'altra storia...

Ghostwriter
Smoke and Mirrors
The Horror
Work
(per scaricare gli mp3, cliccare su "download original")

venerdì, maggio 30

Quote of the week - La gente

Odio la maggior parte della gente io.
Alcune volte guardo le persone e non ci trovo niente di attraente.
Voglio guadagnare così tanto da poter stare lontano da tutti.

Daniel Plainview aka Daniel Day-Lewis dal film di Paul Thomas Anderson, "There Will Be Blood", in Italia "Il Petroliere" (sic.)

mercoledì, maggio 28

Primo & Squarta - Spigne!



Speravo proprio che Primo & Squarta scegliessero questo pezzo come loro secondo singolo, visto che è uno dei miei preferiti all'interno del loro ultimo lavoro, "Leggenda".

Come sempre i beat di Squarta sono ancora più rock'n'roll metallo pesante, con un abbondante uso di chitarre campionate che ben si adattano alle rime ruvide e potenti di Primo Brown, sicuramente una garanzia di qualità ormai da tempo.

"Spigne!" è solo una delle tante facce di cui è composto "Leggenda", un disco hardcore e minimale, quasi rabbioso, dove sia le rime che le produzioni dei due artisti romani hanno trovato una valvola di sfogo (Squarta ha avuto l'occasione di spaziare tra sonorità jazz, loop ipnotici e campioni rock al 100% da affiancare al basso del musicista Nasty Gabbo, mentre Primo ha potuto dire la sua con un tono sempre più graffiante) ma che proprio per questo suona diretto, istintivo ed onesto.

Poi nel video c'è pure Hyst quindi big up!

Spigne! - Primo & Squarta
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

lunedì, maggio 26

Sam Sparro - Black and Gold



Ogni anno (per far vedere che potrei benissimo fare il produttore discografico o solamente perchè mi piace scommettere su cose che non richiedono nessun esborso finanziario) devo dire la mia sul probabile successo dell'estate, chiaramente prima dell'inizio del periodo estivo, altrimenti son buoni tutti...

L'anno scorso ho detto "Umbrella" ed "Umbrella" è stato (questo a prescindere dal mio giudizio personale, infatti il pezzo migliore in assoluto per me dell'estate passata era "Stop Me" di Mark Ronson, una bomba cazzo!), mentre quest'anno, pur non avendo sentito ancora molto di quello che inizia a girare, mi sbilancio verso il singolo di Sam Sparro, "Black and Gold", ascoltato ed apprezzato oggi alla radio.

Le scommesse sono aperte.

Black & Gold - Sam Sparro
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

sabato, maggio 24

riservo a tutti gli ospiti un'ottima accoglienza, scegli noi se vuoi raffinatezza ed eleganza (cit.)



e come niente... sparisce.

Saluto, con un po' di trhistezza, il mio vecchio template, ma ormai era proprio arrivato il momento di cambiarlo...

A dir la verità non avevo la minima idea del tipo di grafica da fare, alla fine però ho pensato di andare sul classico e dato che volevo l'esatto contrario dell'atmosfera pulp che cercavo con la versione precedente, ho puntato tutto su qualcosa di elengante e di semplice.

Se ci sono problemi di visualizzazioni siete pregati di contattare il sottoscritto, molto graditi i commenti!

As usual anche su DeviantArt.

mercoledì, maggio 21

MUTO



Una sola parola, STILE.

Blu è un artista, un mago dell'animazione che utilizza i muri (in questo caso quelli di Buenos Aires) e la tecnica della stop-motion per realizzare i suoi corti.

Per chi non lo sapesse la stop-motion consiste nel realizzare filmati mediante una serie di foto scattate in sequenza, ad ogni minimo movimento o in questo caso pennellata, corrisponde una foto; di solito per fare un secondo di filmato servono 24 fotografie e una volta finito il tutto segue un lungo lavoro di montaggio.

Questo giusto per rendere l'idea del culo mostruoso che si è dovuto fare per ottenere questo risultato!

lunedì, maggio 19

Quote of the week - Tendenze suicide

- Hai tendenze suicide?
- Solo di mattina.

Rusty aka Brad Pitt risponde alla domanda di Linus aka Matt Damon, dal film di Steven Soderbergh "Ocean's Eleven"

sabato, maggio 17

Take It To The Next Level



Madò, la Nike Football sta sempre avanti con le pubblicità, ricordo ad esempio La Gabbia o Joga Bonito, davvero ben fatte!

E così, per non essere da meno, hanno deciso di far dirigere il loro ultimo spot da Guy Ritchie (regista tra le altre cose di "Snatch") che ha avuto l'idea di riadattare un vecchio videoclip dei Prodigy, "Smack my bitch up", al mondo del calcio, girando parte della vita di un giovane calciatore tutta in soggettiva.

Come al solito sono stati coinvolti molti nomi importanti da Cristiano Ronaldo a Ronaldinho passando per Cesc Fabregas, Rooney, Van Nistlerooy e via dicendo.

Si può anche scaricare da qua (click destro - salva con nome), ad alta risoluzione in formato .mov solo che son 105 mb.

mercoledì, maggio 14

Spoilerin'



Ah ah ah madonna se sono divertente, si parla di spoiler e io piazzo l'immagine di una di quelle zarrate da tuning che si mettono nel retro delle auto...

Cazzate dovute a scleri lavorativi a parte, consiglio sto blog dove della gente annoiata scrive i finali dei film in maniera simpatica e divertente, quasi quanto quelli che usano i doppi sensi delle parole per allungare con le immagini i post scritti durante le pause.

Spoilerin'

lunedì, maggio 12

Hocus Pocus - Mr Tout le Monde



Ok, gli Hocus Pocus li ho già spinti abbastanza, direte voi, e invece no cazzo!

Continuerò a spingerli fino a quando loro andranno avanti a fare di tutto per farsi piacere da me, come il video del loro nuovo singolo "Mr Tout le Monde", tratto dal loro ultimo album "Place 54", assolutamente all'altezza dei precedenti lavori, "J'attends", "Hip Hop" e "Smile".

Come dicevo per il video dei loro connazionali OFX e che continuo a ripetere da tempo, i soldi non sono indispensabili quando ci sono le idee, quelle sì che servono, senza puoi avere a disposizione un budget enorme ma ti uscirà sempre e comunque una cagata... o al massimo una copia di una copia di una copia!

Certa gente dovrebbe guardare ed imparare.

venerdì, maggio 9

'90 Classic Flava



Nuova estate nuova compilation, per una tradizione che continua da anni ormai.

Quest'anno l'idea di base erano pezzi targati più o meno anni '90, quindi l'accostamento con le cassettine (i cd erano ancora qualcosa di alieno per me, almeno fino al 1999) è stato immediato.

Per vederla intera basta andare qui o qui.

martedì, maggio 6

Mai dire Inna



Oh la Inna non mi sta facendo rimpiangere la Petrillo, belle cose.

venerdì, maggio 2

Quote of the week - Lacrime e sorrisi

Devi tenere sotto controllo le tue lacrime e i tuoi sorrisi, perchè sono l'unica cosa che hai e che nessuno ti può togliere!

Jake Hoyt aka Ethan Hawke dal capolavoro di Antoine Fuqua, "Training Day"

giovedì, maggio 1

Marracash - Badabum Cha Cha



Ci ho messo un po' di giorni per assorbirlo, ma adesso non posso smettere di ascoltare il nuovo singolo di Marracash.

Il beat inizialmente mi aveva spiazzato, diversissimo da quello che mi aspettavo e benchè preferisca ancora ascoltare le rime di Marra su produzioni più simili a quella di "Popolare" o di "Chiedi alla polvere", la potenza di questo pezzo non si discute!

Come sempre è il testo a far la differenza, Marracash è "un mezzo genio e qualcuno (per fortuna) lo sa".

viene dalla strada questo badaboom cha cha
lo volevano la emi sony ed universal
mi dicevano di esagerare un po la realtà
ma diventa innocua senza credibilità
dice vendi ai 12enni che quella è l'eta
metti un po di trucco in faccia che crea novità
gli ho risposto sono vero e serio
ecco è la novità!


Il video spacca tutto, Mad Max a Barona, punto.

lunedì, aprile 28

Shablo feat. Caprice - Count on me



Parlare di Shablo in modo approfondito sarebbe troppo lungo e sono sicuro che è molto più efficace sentire con le proprie orecchie di cosa è capace più che leggere la sua biografia.
Scrivo giusto due righe di introduzione per tutti quelli che sicuramente non lo conoscono...

Nato a Buenos Aires, lo spirito migrante di Shablo l'ha portato a viaggiare in tutto il mondo e ad assorbire tutti i suoni dei luoghi che ha visitato, rendendolo uno dei produttori più versatili e talentuosi del panorama musicale internazionale!

Dopo aver passato gli ultimi 10 anni in Italia e dopo aver collaborato con gran parte della scena hip hop nazionale, nel 2005 ha deciso di trasferirsi ad Amsterdam dove ha iniziato a lavorare al suo album d'esordio in uscita a maggio, "The Second Feeling".

Un disco che conterrà tutte le influenze e le contaminazioni accumulate in anni d'esperienze e che vedrà la collaborazione di artisti (cantanti, musicisti, grafici) provenienti da svariati paesi, come l'Argentina, il Perù, l'Olanda, le Barbados, l'Inghilterra, l'Italia, gli Stati Uniti, il Canada e la Germania a conferma del sapore internazionale e multiculturale della musica di Shablo.

Il primo singolo è "Count on me", pezzo che vede il featuring di Big Boy Caprice, cantante soul olandese che contribuisce a rendere evidente il lato sentimentale del disco, quel "feeling" del titolo principale a cui Shablo intende arrivare attraverso il suo album!

Disco imperdibile, sicuro.



Ah il video è diretto dai TwoThings, un duo creativo composto da due ragazzi italiani, Boghe & Galman, dotati di un eccezionale talento visivo che ha preso le mosse da un’intensa attività come writers di graffiti e che li ha poi portati a studiare con attenzione le arti visive e la fotografia fino a quando le nuove tecnologie non hanno cambiato radicalmente il loro approccio all’arte: pittura e grafica, fotografia e video, sono confluite nell’unico mezzo espressivo digitale.

sabato, aprile 26

Tropic Thunder trailer e poster



Chiunque abbia visto ed apprezzato "Zoolander" sa di cosa è capace il genio comico di Ben Stiller!

Le aspettative per il suo secondo film da regista quindi non possono che essere enormi, a maggior ragione se nel cast compaiono nomi del calibro di Robert Downey Jr., Jack Black, Nick Nolte e Matthew McConaughey con camei di Tom Cruise e Tobey Maguire.

Il film racconta le vicende di cinque attori hollywoodiani impegnati nelle riprese di un kolossal sulla guerra in Vietnam, ma durante le riprese, nel paese che ospita il set scoppia una guerra reale. Impossibilitati a lasciare il paese e pressati dalla produzione che non vuole perdere denaro inutilmente, i cinque attori si ritrovano costretti a continuare le riprese nel bel mezzo dei combattimenti.

Le foto promozionali, le locandine e il trailer fanno ben sperare, non resta che aspettare l'uscita italiana, prevista per il 26 Settembre (in USA esce il 15 Agosto)!

mercoledì, aprile 23

Natale al cesso



Quando pensi che la ShortCut abbia vinto tutto, arriva un altro martedì e scopri che son riusciti a superarsi ancora un'altra volta.

Geniali.

lunedì, aprile 21

24 secondi Template



Nigga please pt.3

Dopo il template per il blog di A_G ecco un nuovo lavoro assolutamente vietato a tutti i white asses!

Per chi se ne intende di basket: 24secondi!

Come sempre il template in bianco fresco e pulito su DeviantArt.

domenica, aprile 20

Mariah Carey - Touch my body



Impossibile da negare, se sei una persona di sesso maschile, la visione del nuovo video di Mariah Carey non può che lasciarti turbato.

Ah e come sempre sono innegabili anche le doti canore di Mimi, ho appena recuperato l'album, vediamo se ci trovo qualche pezzo meritevole.

Touch my body - Mariah Carey
(click destro, salva con nome per scaricare l'mp3)

giovedì, aprile 17

Quote of the week - Male minore

chi vota scegliendo il male minore lo accetta finchè non muore.

Marracash dal pezzo "Molotov Cocktail"

martedì, aprile 15

Igoranz Verse Pusherz (cit.)



Altra infornata di recensioni veloci, questa volta solo film di un certo livello di ignoranza.

“Jumper” di Doug Liman

L’idea di base è sicuramente intrigante, chi non vorrebbe il potere di teletrasportarsi, poter entrare nelle banche di notte per fregarsi i soldi senza problemi e girare il mondo da mattina a sera nei più bei posti da “cartolina”? Il sogno di molti, figuriamoci se a scoprire di avere questo potere è un ragazzino che nella vita prende calci in faccia sia a scuola che a casa.

Nella parte introduttiva, infatti, vediamo fare tutte queste cose a David, il protagonista, che dopo essere scappato di casa si diverte a fare la bella vita, facendo colazione in Egitto e l’aperitivo a Londra, ma quando tutto sembra andare per il meglio ecco arrivare l’imprevisto: entrano in scena i “Paladini”, un gruppo di tizi vestiti di bianco che si meritano il premio come i migliori rosiconi cinematografici degli ultimi anni!
Questi non hanno alcun motivo per uccidere i “Jumpers”, ma lo fanno fin dal medioevo perché SI’, perché sono invidiosi dei loro poteri e rosicano, ma rosicano tanto, davvero tanto, tirando in ballo scuse puerili tipo “solo Dio può avere un potere del genere gnè gnè”...

Il bello è che ti viene da simpatizzare con questo gruppo di invidiosi bastardi, perché anche tu dentro stai rosicando dopo aver realizzato che quel potere non ce lo avrai mai e perché il protagonista fa di tutto per stare sul cazzo a chiunque, persino all’altro jumper che cerca di sopravvivere ammazzando a sua volta i paladini e a ben vedere pure alla ragazza di cui è innamorato fin da piccolo e sulla quale cerca di fare colpo, riuscendoci in parte perché lei è la solita zoccola che non può dire di no ad un viaggio a Roma e perché lui comunque rimane un fiiigo.

Il film ha il pregio di durare poco, ma purtroppo ha anche tutte le caratteristiche di un’occasione mancata, vuoi per il look sfacciatamente da teenager, vuoi per la sceneggiatura inconsistente e piena di buchi, se poi ci aggiungiamo una recitazione pessima da parte di più o meno tutto il cast (Hayden Christensen in primis, seguito a ruota da Rachel “sono la più figa di O.C.” Bilson e persino da Samuel L. Jackson, che ha sposato in pieno la filosofia del “accettiamo qualsiasi cazzata mi propongono, sempre di soldi si tratta!”) ed una regia che, a parte un paio di sequenze azzeccate, non lascia nulla, allora si prende atto di come abbiano buttato nel cesso l’idea iniziale.
Il fatto poi che il finale lasci spazio aperto a possibili/probabili sequel non aiuta di certo a migliorare il giudizio complessivo.

Ma in realtà non me ne fotte un cazzo, avrei visto questo film in ogni caso, per un semplice motivo: ad un certo punto mentre i protagonisti sono a Roma, vanno a prendere un taxi ed il tassinaro sta pompando dalle casse dell’autoradio il Colle der Fomento con il pezzo “Più forte delle bombe”, capito? Il Colle. In un blockbuster/cacatona made in Usa. Definitivo.
E poi dicono che non si supporta la scena…

“Gabriel” di Shane Abbess

Non bastavano la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, il Giappone, la Corea e gli altri paesi orientali, dopo la Russia pure dall’Australia arriva la dimostrazione che certi tipi di film si possono fare anche al di fuori degli Stati Uniti… Tranne che in Italia, ovvio!

Intendiamoci, “Gabriel” non ha nulla di originale o innovativo, però è un buon film di genere e fa riflettere per alcuni motivi: innanzitutto è l’opera prima di un giovane regista australiano, che ha messo tutto quello che aveva in questa pellicola dimostrando che la passione a volte può portare a realizzare i propri progetti con risultati inaspettati.
Il film è stato girato con un cast sconosciuto e con un budget ridicolo, al punto che la troupe e gli attori stessi hanno dovuto accettare un sacco di pagamenti differiti; ma è stata una strategia vincente, visto che la Sony, che aveva acquisito i diritti per l'Australia e la Nuova Zelanda, ha deciso di distribuirlo in tutto il mondo, in alcuni casi direttamente in DVD (come da noi), ma sputaci sopra!

La trama vive di atmosfere dark/gotiche che ricordano fin da subito “Il Corvo” e che fanno da sfondo ad un mondo/purgatorio post-apocalittico dove Arcangeli e Caduti si sfidano per il controllo delle anime degli uomini, fra sparatorie e scontri ispirati al look di “Matrix” e di “Underworld”, con effetti già visti, ma notevoli per una produzione indipendente a basso budget.

Una pellicola con parecchi difetti ed ingenuità, ma non per questo da buttare, anzi, nonostante le premesse bisogna ammettere che Abbess e soci sono riusciti a fare un buon action movie assolutamente commerciale e d’intrattenimento, cosa che da noi, purtroppo, rimane un’utopia.

“Hitman” di Xavier Gens

La cosa divertente a Dicembre, quando “Hitman” è uscito al cinema, è stato leggere le recensioni in giro per la rete, non tanto quelle dei soliti critici-giornalisti, quanto quelle di un certo tipo di spettatori, che aspettano al varco uscite di questo tipo per tirargli addosso chili di merda.
Per carità, si tratta sicuramente di un film che può non piacere, ma le motivazioni dei diretti interessati mi sono sembrate abbastanza piatte e mi hanno portato a dividere in due sottocategorie questi recensori: i seriosi e i nerd-videoludici.

I primi, a furia di rivedere l’ultima pippa mentale di David Lynch, hanno ormai deciso che dei tanti film di genere che escono ogni anno alcuni devono far cagare per forza, perché ricalcano tutti gli stilemi del genere di cui fanno parte e sfoderano tutta la loro conoscenza in materia cinematografica per demolirli pezzo per pezzo.
Per quanto riguarda “Hitman” nello specifico le accuse son sempre le stesse, il solito film d’azione senza nulla di originale (salvo poi gridare al miracolo una volta vista quella furbata di “Cloverfield”), la solita regia che si ispira ai soliti modelli (e qui mi si deve spiegare perché certi elementi standard come le sequenze al ralenti per film come “300” vanno bene mentre per altri no), la solita sceneggiatura pietosa e dulcis in fundo il solito montaggio confuso.
Ora, io non ho avuto nessun problema a star dietro alla storia (proprio perché simile a molte altre), ma se uno che perde ore a star dietro ai deliri di Lynch poi mi viene a dire che il montaggio di “Hitman” sembra fatto apposta per confondere lo spettatore mi sorge qualche dubbio…

Che poi è innegabile che Gens (giovane autore francese che ha fatto scalpore con l’horror “Frontière(s)”) per la regia si sia sicuramente ispirato ad un certo tipo di cinema d’azione alla John Woo, ma ha anche cercato di inserire qualche trovata originale (come la scena dei ragazzini che stanno giocando proprio ad “Hitman”) e soprattutto ha cercato di ricreare in qualche modo le atmosfere del gioco (le movenze del protagonista o le sequenze nei corridoi degli alberghi).

Ed è proprio la fedeltà al videogioco quello che ha scatenato le ire dei nerd-videoludici, scontenti perché secondo loro “hanno rovinato uno dei migliori personaggi dei videogiochi degli ultimi anni sprecando una storia piena di spunti e potenzialità”.
Piena di spunti e potenzialità? Ma ziocane, “Hitman” è un videogioco ispirato dal cinema di genere di cui parlavo prima, con evidenti rimandi a Léon, il killer silenzioso di bessoniana memoria, Besson che tra l’altro produce il tutto con la sua Europa Corp.
Un cerchio che si chiude.

Dopotutto come puoi aspettarti chissà quale realismo o trama articolata da un film che porta in scena un assassino pelato con tatuato un codice a barre sulla testa, che si veste quasi sempre con un completo nero, la camicia bianca e la cravatta rossa?

Secondo me inoltre un punto a favore di questa pellicola è stato il fatto di volare basso da subito, vendendo un prodotto che fin dalla confezione mostrava tutto quello che aveva da offrire, senza provare a spacciarlo per quello che non poteva essere.
Aspettarsi altro a questo punto era proprio da stupidi!

Voglio anche spendere alcune parole per i due attori principali, inizio con Timothy Olyphant (il cattivo dell’ultimo “Die Hard”), che inizialmente temevo non fosse adatto al ruolo dell’agente 47, ma che invece mi ha costretto a ricredermi, mettendo in scena un perfetto killer di ghiaccio, e concludo con la protagonista femminile, Olga Kurylenko (che sarà la prossima bond girl nel nuovo capitolo di 007), che non offre chissà quale prova di recitazione ma bisogna ammettere che è davvero figa!

domenica, aprile 13

Aaliyah - Hot like fire



Negli ultimi anni il successo di Timbaland è cresciuto in maniera esponenziale, fino a raggiungere proporzioni a dir poco mondiali, conquistando anche i paesi dove prima era semi-sconosciuto, come (guarda caso) la nostra Italia; infatti se fino a poco tempo fa provavi anche solo per sbaglio a pronunciare il suo nome ti guardavano male e pensavano ad un paio di scarpe, ordinaria amministrazione che ormai fa più ridere che piangere.

Con il suo tocco magico ha contribuito in maniera decisiva alle carriere musicali di artisti come Justin Timberlake e Nelly Furtado, ma credo che la scelta di Madonna (e prima ancora dei Duran Duran) di farsi produrre il disco nuovo da lui sia la dimostrazione definitiva: il suo è il suono del momento!

Peccato che questo suono sia un marchio di fabbrica che dal 1996 lo accompagna in ogni sua produzione e che ha imposto nuovi standard nella black music e più in generale nella musica pop!
Prima ancora di questa recente ondata di artisti, Timbaland ha collaborato con una lunga lista di cantanti, gruppi ed mc americani, dalle Destiny’s Child a Jay-Z, ma soprattutto aveva formato una vera e propria famiglia insieme a Missy Elliott, Ginuwine ed Aaliyah.

Tutti artisti che per qualche oscuro motivo in Italia non erano neanche minimamente considerati, tragicomica a questo proposito la notizia della scomparsa della bravissima Aaliyah nei tg nazionali, con gli speakers che non avevano la più pallida idea di come pronunciare il suo nome con risultati deliranti.

Quindi nonostante questo "nuovo" boom di Timbo, molto probabilmente le sue migliori produzioni rimangono quelle passate, in particolar modo quelle che potevano contare sulla splendida voce, impossibile da dimenticare, di Aaliyah, quando erano davvero una novità!

Tra una Madonna ed un Justin la cosa migliore da fare è recuperare la discografia di Aaliyah, pochi cazzi.

Hot like fire - Aaliyah
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")