giovedì, giugno 12

The Demon



La J-Pop con una scelta coraggiosa ha deciso di portare anche in Italia "The Demon", opera prima di un giovane e talentuoso autore coreano, SUK Jung HYUN.

"The Demon" è un manhwa ambientato in un futuro prossimo dove il mondo è uscito provato da una serie di catastrofi naturali, sconvolgimento descritto in appena tre pagine e utilizzato principalmente per installare il contesto della storia, infatti da subito si viene immersi in una società in cui la polizia ha fatto spazio all'esercito e dove la televisione rischia di scomparire per mancanza di guerre e notizie di cronaca.
La pace internazionale che si è venuta a creare con la costituzione di un unico stato però rischia di saltare quando una bomba esplode in pieno centro a Seoul, rivelando un mondo non così perfetto come poteva sembrare...

L'autore mediante quest'opera ha certamente cercato di denunciare la manipolazione dei mezzi di informazione e gli eccessi militaristi (una denuncia politica diretta in primo luogo al suo paese ma più in generale a tutto il mondo) e lo ha fatto mettendo in scena un manhwa dal forte respiro cinematografico, non per niente lui stesso ha dichiarato di essersi ispirato e di essere stato influenzato da Park Chan-wook (regista di "Joint Security Area" e "OldBoy") e Bong Joon-ho (regista di "Memories of Murder" e "The Host"), creando un thriller fantascientifico dalle atmosfere intriganti e dotato di un buon ritmo e di una ricca vivacità narrativa, dovuta oltre che ai misteri e gli intrighi della trama, soprattutto alla parte grafica del progetto!

Non è solo il tratto realistico e preciso a stupire, ma anche l'abilità con cui SUK Jung HYUN è riuscito a sfruttare al meglio i colori, usando tanalità di grigio e di verde scuro per ricollegarsi alle atmosfere cupe e fredde della storia, senza però tralasciare le luci, le scie e le esplosioni decisive nelle sequenze d'azione, con uno stile che ricorda da vicino un certo tipo di animazione (il pensiero sicuramente va all'opera del grande regista Mamoru Oshii, "Ghost in the Shell").

Certo il manhwa non è privo di qualche difetto dovuto molto probabilmente all'inesperienza, in particolare per quanto riguarda la struttura narrativa, difatti alla fine della lettura si ha l'impressione che l'argomento trattato avrebbe meritato più di un solo volume per poter essere sviluppato al meglio, ma in fin dei conti è un problema che passa in secondo piano considerando che si tratta del suo primo lavoro.

Grandi invece sono le aspettative per il suo prossimo progetto, un adattamento cartaceo dell'ottimo film già citato prima "The Host", da cui potrebbe davvero venire fuori un capolavoro!

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