venerdì, marzo 28

Campagna Elettorale



Geniale, mi hanno convinto.

giovedì, marzo 27

Quote of the week - La chiave

dammi una chiave di lettura
non è la forza
sono parole non basta una serratura.

Jake dal pezzo "La chiave", tratto dal disco "Vile Denaro"

mercoledì, marzo 26

Lutti



Le letteronze non fanno più parte di "Mai Dire...", quindi quest'anno niente Petrillo.



Raffaella Fico è già uscita dal GF senza aver avuto l'occasione di esprimersi al meglio.



Il mio pc è diventato all'improvviso lento come la giustizia italiana, ergo la pausa iniziale rischia di diventare ancora più lunga.

mercoledì, marzo 19

e se ho scelto questa pausa è perchè me la devo... (cit.)



No è che in realtà è un periodo un po' peso, poco tempo per tutto, poca voglia per ogni cosa, sicuramente quando torno a casa la sera l'ultima cosa che faccio è accendere il pc, quindi per chi segue sto posto non posso far altro che dire abbiate pazienza.

Che poi nelle ultime due settimane ho visto un botto di film di cui non scriverò mai una recensione ma che riassumo velocemente:

-Sogni e delitti (Cassandra's Dream) di Woody Allen
Non è male, un noir secco e pessimista, bugie morti e paranoie, con poco spazio sia ai sentimenti melodrammatici di "Match Point" che ai toni da commedia di "Scoop", gli altri due film della sua "trilogia londinese"; buono tutto il cast (molti han criticato Farrell, non capisco perchè..), colonna sonora adatta all'ambientazione e una fotografia molto bella, certo potrebbe risultare un po' di maniera e pure noioso, ma ammetto che personalmente mi ha annoiato di più "Match Point", nonostante la Scarlet, gusti.

-L'innocenza del peccato (La Fille Coupée En Deux) di Claude Chabrol
Sicuramente Chabrol si è divertito ancora a mettere in luce tutti i peggiori aspetti della borghesia francese, aiutato da un cast in ottima forma (soprattutto François Berléand e Benoît Magimel) e dalla sua solita bravura come regista, però anche qui secondo me c'è un po' di manierismo, esattamente come nel film di Allen, non che sia un male, ma da certi autori ci si aspetta sempre qualcosa in più.
Chiaramente non per tutti i palati, molti lo vedrebbero più o meno così SPOILER "tipa giovane, ambiziosa e zoccola si invaghisce di un vecchio ricco scrittore che la bomba e le insegna pratiche mai viste, solo che è un infame con moglie quindi la lascia, lei allora si sposa con uno ancora più ricco, figlio di papà, che rimane sconvolto dai lavori di bocca imparati e per vendicarsi uccide lo scrittore" e forse non avrebbero tutti i torti.

-10.000 A.C. di Roland Emmerich
Una merda infame però divertente da guardare con le persone giuste, a patto di fare un discreto casino disturbando così la visione al resto delle persone, che tanto non gliene frega un cazzo.
In pratica ci sono dei tipi mulatti coi rasta dalla nascita che vivono su una montagna dove nevica quasi sempre, si definisco un gran popolo ma in realtà son tipo 20-30 e danno retta ad una vecchia di merda che c'ha le visioni.
Ad un certo punto arrivano dei tipi a cavallo che si fanno un mazzo tanto giusto per rapire una decina di uomini da usare come schiavi ma che fanno l'errore di rapire anche la tipa con rasta+occhi azzurri tanto cara al protagonista, "Tleh", una cosa imperdonabile, così lui e gli altri guerrieri più forti della tribbù (che guarda caso durante l'attacco si erano nascosti), decidono di partire al salvataggio.
Durante la discesa dalla montagna trovano una serie di animali incazzosi e affamati, tutte le tribbù pseudo africane (tra cui i valorosi "kula") con le loro profezie di stocazzo e la pelle sempre più nera, fino ad arrivare alle piramidi degli egizi che sono schiavisti e stronzi però almeno non vanno in giro a far le trappole ai mammoth per sopravvivere, hanno le navi, i cavalli, i barbieri e si sanno vestire; la fine non la racconto neanche.
E dire che "The day after tomorrow" mi era piaciuto, che bisogno c'era di fare sto schifo, ma soprattutto come cazzo ha fatto a costare così tanto che aveva degli effetti speciali di merda?

-Sweeney Todd di Tim Burton
Il musical non è esattamente un genere nelle mie corde, abile parafrasi per dire che mi fa cacare, e Burton non è uno dei miei registi preferiti sebbene riconosca che molti dei suoi film mi siano piaciuti (a cominciare da "Beetlejuice").
In questo caso è riuscito a farmi piacere anche il musical, facendo un film assolutamente burtoniano dalla fotografia (sempre belli i colori utilizzati) ai personaggi, interpretati con maestria e bravura soprattutto da una coppia di attori che potrebbero tranquillamente essere definiti anch'essi "burtoniani allo stato puro", il grande Johnny Depp (che spero la finisca di sputtanarsi con Sparrow e i pirati di stocazzo) e la mogliettina Helena Bonham Carter.
Insomma c'è molto di Burton e poco del musical di Stephen Sondheim, ma è giusto così, altrimenti il risultato non avrebbe avuto lo stesso fascino!
Poi c'è il sangue. Molto sangue.

Avevo anche iniziato a buttar giù qualcosa su "No country for old man", ma esattamente come per "American Gangster" mi sono bloccato, anche perchè ormai ho capito che è molto più facile spiegare come mai un film NON ti è piaciuto, piuttosto che il contrario...

Boh si vedrà, per ora è tutto.

venerdì, marzo 14

Quote of the week - Percentuale

-È un uomo religioso signor Corso? Voglio dire, lei crede nel soprannaturale?
-Io credo nella mia percentuale.

Boris Balkan aka Frank Langella prende atto del credo di Dean Corso aka Johnny Depp nel film "La nona porta" di Roman Polański

mercoledì, marzo 12

MR 73 trailer e poster



"MR 73" è il nuovo film di Olivier Marchal, autore di quel piccolo capolavoro che risponde al nome di "36 Quai des Orfèvres"!

Secondo le sue intenzioni questa pellicola è la terza parte di una trilogia che ha avuto inizio con "Gangsters", il suo primo film uscito nel 2002, con cui ha voluto rendere omaggio ai poliziotti che ha conosciuto durante i 12 anni che ha trascorso all'interno della polizia francese.
Storie di poliziotti abbandonati dai loro stessi colleghi, traditi dalle autorità e rovinati da un mestiere che hanno messo davanti ad ogni cosa e che li ha ripagati solamente con solitudine e disperazione.

Questa volta il protagonista della storia è Louis Schneider, un poliziotto senza più stimoli, dedito all'alcool e perseguitato dai fantasmi del suo passato a cui viene dato un nuovo incarico che potrebbe risollevare le sue sorti: gli viene affidata infatti la protezione di Justine, una ragazza di 25 anni i cui genitori sono stati uccisi anni prima da Charles Subra, un feroce assassino che Schneider ha arrestato all'epoca dei fatti e che ora sta per essere rilasciato...

Ancora una volta al fianco di Marchal troviamo il bravissimo Daniel Auteuil, nei panni di Schneider e Olivia Bonamy, protagonista del recente "Ils", uno dei film horror più interessanti degli ultimi anni (guarda caso francese).

In Francia è uscito oggi, mentre secondo IMDB in Italia dovrebbe uscire il 4 Aprile, cosa che mi stupisce (ma non troppo dato che nel cast è presente Auteuil), vista la moltitudine di pellicole transalpine che ancora non hanno raggiunto il nostro paese (come il sopracitato "Ils", "Chrysalis", "Eden Log", "Dante 01", "La Clef" e molti altri)...

lunedì, marzo 10

Subsonica - L'errore



Sono in periodo ri-ascolto Subsonica, anche se ammetto che l'ultimo album non mi ha fatto impazzire, parafrasando Frankie Hi Nrg, che durante il dopofestival di quest'anno ha detto che il pezzo dei Tiromancino era un po' fiacco rispetto ad altre canzoni fatte da loro in precedenza (ok il discorso era un po' più ampio ed è inutile dire che Frankie aveva ragione e che con 'sti cazzi ha vinto, anche perchè Zampaglione è un povero idiota che rosica e si comporta come un bambino dell'asilo, ma di quelli stupidi e viziati!).

Tornando ai Subsonica non nascondo che si tratta di uno dei pochi gruppi italiani che mi piacciono al di fuori della scena black nostrana, inoltre ho sempre apprezzato i loro video, molto originali e ben diretti, come ad esempio quello di "Vita d'altri", oppure quello de "L'errore", diretto da Matteo Bonifazio, con un taglio decisamente d'azione, perfetto per il suono duro e deciso della canzone.

Per quanto riguarda il dopofestival invece conviene recuperarlo interamente su youtube, come sto facendo io, perchè a quanto pare è stato uno dei programmi migliori passanti in televisione negli ultimi tempi!
Avrebbero dovuto fare 2 ore di dopofestival e mezz'ora di canzoni che tanto ormai fanno cagare a livelli mai visti, ogni anno sempre di più, ce la stanno mettendo tutta per far chiudere quest'inutile manifestazione.

giovedì, marzo 6

A_G Template



Nigga please. pt2

Ovvero il nuovo template del blog di my man A to tha G!

Astenersi perditempo e tutti quelli "troppo bianchi per questa merda!".

lunedì, marzo 3

Kayna Samet - Entre Deux Je



Quando il primo album di un artista esordiente riesce a stupire e a convincere con la stessa forza degli album di artisti ormai affermati e riconosciuti è sempre una piacevole sorpresa, se poi l'artista in questione è una cantante francese e i nomi a cui la si può accostare sono le "stelle" del soul moderno americano, allora la sorpresa è ancora più grande!

L'artista in questione si chiama Kayna Samet, nata e cresciuta a Nizza in un quartiere non troppo tranquillo della città, la classica "rosa cresciuta nel cemento" se vogliamo, infatti nonostante fino ad oggi abbia composto un solo album, "Entre Deux Je", uscito nel 2005, non ho nessun problema ad accostarla ad Alicia Keys, per quanto riguarda le abilità vocali ma soprattutto per lo stile, un suono soul classico scandito dal pianoforte, ma influenzato inesorabilmente dalla strada e dalla cultura che ha saputo darle voce, l'hip hop.

E proprio la strada è uno degli argomenti chiave dei testi di "Entre Deux Je", unita alle frustrazioni e i problemi dei giovani immigrati di seconda generazione che vivono nelle grandi città francesi (in "Mon tour" con Sinik o in "En bas" che vede il featuring di uno dei più importanti gruppi underground americani, i Mobb Deep) ma anche i problemi famigliari con il padre (nel pezzo "Celui que jvoulais") e i ringraziamenti verso il fratello (su "Le barreau des coeurs"), o ancora l'implacabile routine quotidiana (in "Ecorchée vive" e "A perte de vue") ed il mal d'amore (nei pezzi "En mal d'amour" e "Toi qui sais"), passando persino per un pezzo storytelling che parla di violenza coniugale ("Besoin de renaitre").

Ancora non si sa nulla sull'uscita del secondo album, ma io non posso far altro che aspettarlo con molta curiosità, per vedere se Kayna riuscirà a confermare quanto di buono fatto con il suo primo lavoro, in modo da poterla definitivamente consacrare come la figura di riferimento del soul francese!

Underground
En Bas (feat. Mobb Deep)
Ecorchée Vive
(per scaricare gli mp3, cliccare su "download original")