sabato, aprile 28

A proposito di giustizia...



Giusto per ricollegarmi alla citazione della settimana scorsa, ieri sera la corte d'appello ha concesso le attenuanti generiche alla Franzoni, riducendo la pena da 30 a 16 anni.

E Taormina ancora difende la sua innocenza, pur non essendo più il suo avvocato, così può fare ancora qualche comparsata in TV.

Ah comunque è stato pure annunciato, dall'attuale avvocato difensore, il ricorso in Cassazione, quindi fino ad allora la Franzoni resterà a piede libero!

Nel caso servisse una baby sitter...

venerdì, aprile 27

Quote of the week - Odio

L'odio è una palla al piede: la vita è troppo breve per passarla sempre arrabbiati, non ne vale la pena.

Danny Vinyard aka Edward Furlong dal film "American History X"

giovedì, aprile 26

I film secondo Disegni - Omen



Visto che il sito di Disegni non è stato ancora aggiornato con la parodia di questo mese, ecco un'altro film che meritava assolutamente di essere preso per il culo:

Omen - Il presagio

mercoledì, aprile 25

300



Si pensava che con "Sin City" di Rodriguez si fosse raggiunta la perfezione in fatto di trasposizione cinematografica dei cosiddetti comics, che hanno indubbiamente portato nuova ispirazione al cinema, ma con "300" c’è stato un ulteriore passo avanti sotto certi aspetti.

Sì perché questo film è praticamente uguale alla graphic novel di Frank Miller (uno degli scrittori americani più talentuosi, difatti anche "Sin City" è opera sua), al punto che come storyboard sono state usate le vignette stesse del fumetto; una graphic novel che reinterpreta la famosa battaglia delle Termopili con gli occhi di un ragazzino delle scuole medie.
Mi spiego: tu sei lì annoiato e mezzo addormentato che hai appena sentito la spiegazione dei letterati e filosofi greci di Atene e ti viene introdotta Sparta! SPARTA!! Uomini addestrati al combattimento, selezionati alla nascita per essere perfetti, gente che di mestiere ammazzava altre persone in battaglie cruente e sanguinarie, e tu rimani impressionato, il tuo interesse si manifesta e nella tua testa subito inizi ad immaginare sti omaccioni ignoranti, sporchi di sudore e sangue, che armati di spadoni affilati mozzano teste a destra e sinistra!

Insomma le premesse per un cult c’erano tutte, ma purtroppo è proprio il caso di affermare che non tutto è oro quel che luccica visto che "300" non è affatto esente da difetti più o meno significativi.
Se da un lato si rimane affascinati da immagini straordinarie per resa e vivacità grafica (stupenda la sequenza iniziale contro il lupo), con la saturazione dei colori mirata a suggerire l’atmosfera, dal rosso e nero per le scene di battaglia, al blu e nero per le scene notturne, utilizzando per il resto toni di grigio e giallo, dall’altro non si può fare a meno di notare le evidenti pecche che il regista avrebbe potuto, anzi avrebbe dovuto, evitare.

Al contrario di "Sin City", che rappresenta un genere molto caro al cinema, il noir, privo di veri e propri momenti morti in quanto all’azione deve per forza precedere una narrazione, in "300" il fulcro della storia è il combattimento; un combattimento che avrebbe richiesto una durata inferiore a quella del film, per questo Snyder ha dovuto "allungare il brodo" inserendo alcune scene estranee alla graphic novel, come quelle che vedono protagonista la regina Gorgo a Sparta, che risultano completamente staccate.
E che dire di alcuni momenti di comicità non voluta, merito di dialoghi e scene alquanto ambigue, su tutte quella dove il Dio-Re dei persiani Serse, agghindato come un tranvione dalle dimensioni sproporzionate da giocatore di basket, si mette alle spalle di Leonida e gli sussurra con il suo vocione (inutile insultare il doppiaggio italiano, la voce era simile anche in inglese) frasi come "dovrai solo inginocchiarti davanti a me", "potrai reggere il mio stendardo" e simili…
Ma la più grande caduta di stile arriva proprio nel momento decisivo del film, ovvero il combattimento: sembra quasi che Snyder e i suoi non abbiano trovato niente di meglio per rappresentare gli scontri, probabilmente per mancanza di voglia, che l’ormai strabusato metodo del ralenti seguito da brevi accellerazioni, che fa tanto videogame, ma manca assolutamente di originalità, al punto che la prima volta che lo vedi esclami "và che figata", ma già alla terza ripetizione ti sei rotto le palle!
Per buona parte della battaglia poi c’è una fastidiosa sensazione di "già visto", dato che sembrano esserci molti rimandi agli scontri messi in scena ne la trilogia de "Il Signore degli Anelli".

Certo la computer grafica unita alla tecnica dei blu-screen ha ricreato la bellezza suggestiva dei dipinti raffiguranti questa ed altre imprese, permettendo agli attori di interagire con ambienti che ricordano davvero le antiche terre dove si sono svolti i fatti, una tecnica che probabilmente andrà a soppiantare le varie e costose ricostruzioni dei kolossal storici che hanno preceduto questo.
Come dimenticare poi l’azzeccata colonna sonora, perfetta nei momenti in cui l’armata dei 300 avanza accompagnata da chitarre e batterie tipicamente heavy metal, andando ad aumentare l’euforia generale che tutto il film suscita, suprattutto nel pubblico maschile, al punto che all’uscita dal cinema avresti voglia di prendere una qualsiasi cosa che assomigli ad una spada e iniziare a picchiare i passanti al grido di "tonight we dine in hell!".

Buona la scelta degli attori, non troppo conosciuti ma comunque meritevoli di nota grazie ad un’interpretazione emozionante (dicono che i 300 si siano sottoposti ad un duro allenamento prima di girare, ma non è un mistero che la CG sia andata a ritoccare non poco il fisico di quasi tutti i partecipanti), soprattutto quella di Gerard Butler, che dopo una serie di film non troppo azzeccati ("TimeLine", "Il fantasma dell'opera") sembra aver trovato il ruolo più adatto alla sua persona; bravo anche Rodrigo Santoro ("Lost"), nel ruolo non facilisissimo di Serse, visto come se l’era immaginato Frank Miller, molto glam con tanto di piercing, catene e unghie laccate.

Certo il risultato finale sembra dar ragione a Zach Snyder, soprattutto per quanto riguarda gli incassi record, e forse non ci si poteva aspettare di più da un regista che sembra incredibilmente bravo nel rendere "pop" e quindi accessibile a tutti, quello che inizialmente si presenta come un prodotto "di nicchia" (prima ancora di "300" gli è toccato fare un remake de "L’alba dei morti viventi" di George A. Romero), ma è lecito porsi dei dubbi riguardo al prossimo film su cui è già al lavoro, ovvero "Watchmen" tratto da un’altra graphic novel, ma questa volta del maestro Alan Moore (autore fra gli altri di "From Hell" e "V for Vendetta"), che non solo tratta argomenti molto controversi, ma che ha stravolto completamente i canoni del genere supereroistico!

sabato, aprile 21

Club Dogo - Megalopoli Suono



A giorni esce il singolo che anticipa il nuovo album, in uscita il 18 Maggio, del Club Dogo e a giudicare dalla breve preview, questo finalmente potrebbe essere un altro prodotto di Hip Hop italiano serio che riesce a raggiungere una major (dopo quello dei CorVeleno).

Il pezzo che consiglio è sempre del Club Dogo, ma è uscito qualche anno fa su "Da Lontano..." una compilation ad opera di Michel, produttore svizzero che insieme a Maxi B forma i Metro Stars.

L'ottima base di Michel non fa rimpiangere quelle di DonJoe, che comunque avrà sicuramente tirato fuori delle perle per il nuovo album!

Megalopoli Suono - Club Dogo + Michel
(click destro - salva con nome per scaricare l'mp3)

mercoledì, aprile 18

Quote of the week - Giustizia

La giustizia degli uomini è simile alla tela del ragno: il calabrone può passare ma il moscerino si impiglia.

Antico proverbio cinese

lunedì, aprile 16

Il Turco - E' Regolare



Avevo quasi ignorato l'ultimo cd de Il Turco, nome che può sembrare apparentemente nuovo nella scena, ma che in realtà altri non è che Sparo Manero, con all'attivo già due album; ammetto di essermi sbagliato, perchè contiene parecchi pezzi da non sottovalutare, su tutti questo "E' Regolare", con una gran base ad opera di Mr. Phil, che mi lascia abbastanza interdetto, visto che non capisco come mai, essendo capace di produzioni simili, per il proprio album ne ha composte pochissime valide e molte insipide.

Il video in questione non è niente di che, rientra nei soliti standard low budget, ma il pezzo merita davvero!

"Io amo questa realtà anche se lei non ama me, amo quello che mi da anche se è quello che è..."

domenica, aprile 15

Blocco Music



Nuova compilation, nuova cover, musica per il quartiere dalle finestre come Dj Cut Killer ne "L'odio".

venerdì, aprile 13

At World's End trailer e poster



Anche se il secondo capitolo mi è sembrato un lungo ed inutile trailer e spero che non siano vere le voci di altri 3 possibili sequel, a giudicare dal trailer sembra che questo "Pirati dei Caraibi: Ai confini del Mondo" possa compiere l'impresa di farmi cambiare idea... Davy Jones + la Compagnia delle Indie Orientali contro un botto di pirati tra cui i redivivi Jack Sparrow e Barbossa e la new entry Sao Feng (Chow-Yun Fat), ai confini del mondo per la battaglia che chiuderà l'era della pirateria!

Inoltre non si può negare che i poster realizzati per la promozione siano ben fatti, anzi direi che da soli basterebbero per attirare una bella fetta di pubblico.

Poi sembra proprio che in Italia uscirà addirittura due giorni prima rispetto al resto del mondo, ovvero il 23 Maggio, un caso tutt'altro che isolato, visto che anche "Spider-Man 3" e "Transformers" verranno distribuiti con un leggero anticipo nel nostro paese (rispettivamente il 1° Maggio e il 28 Giugno)!

mercoledì, aprile 11

Maroon 5 - Makes Me Wonder



A 5 anni di distanza dall'incredibile album d'esordio "Songs about Jane" (oltre otto milioni di copie vendute nel mondo) tornano i Maroon 5, gruppo che era riuscito a riproporre un genere un po' sottotono, unendo sonorità tipicamente soul/funk al più classico pop/rock.

Il singolo "Makes me wonder", che fa molto disco/funky anni 70/80, anticipa l'album che uscirà a maggio dal titolo "It won't be soon before long"!

Makes Me Wonder - Maroon 5
(click destro - salva con nome per scaricare l'mp3)

Quote of the week - Umiltà

Ferguson imparerà chi è Totti!
Sento più Manchester-Roma del mondiale!

Totti
Totti è un grandissimo e lo vedrete

Rosella Sensi
Sarà un grande spettacolo

Spalletti

Tutte dichiarazioni lasciate prima della partita di stasera fra il Manchester United e la Roma, finita 7-1!

Niente in particolare contro la Roma, ma Totti certe uscite poteva pure risparmiarsele, se poi non si degna di guidare la sua squadra e si dimostra al solito abbastanza inutile nelle occasioni importanti.

domenica, aprile 8

Blood Diamond - Diamanti di sangue



Un diamante è per sempre? Sticazzi.
In compenso tutto il sangue e i morti legati al commercio di quelle costose pietre sono difficili da cancellare, nonostante non siano dei fatti molto pubblicizzati.
Edward Zwick, dopo essere riuscito a raccontare un periodo particolarmente difficile della storia del Giappone con un film dal forte respiro “epico” (“L’ultimo Samurai”), ha deciso di portare sul grande schermo la tragedia di un paese (e per esteso di un intero continente) straziato da una guerra alimentata da parecchi interessi nascosti dietro le quinte.

Inanzitutto bisogna specificare che questo è sicuramente un buon blockbuster hollywoodiano, però sarebbe stupido negare che si tratta anche di un ottimo film di denuncia, che ha tirato fuori parecchi scheletri dall' armadio, al punto di aver ricevuto un' accoglienza freddina dal pubblico americano, che copre i due terzi del mercato dei diamanti, ed essere stato deplorato non solo dalla De Beers, la società internazionale che tiene le fila del traffico diamantifero, ma anche dal carismatico Mandela preoccupato del danno d' immagine derivante al più redditizio dei prodotti africani!
Il problema è che la denuncia e la storia raccontata rimangono a tratti scollegate, ma è un limite molto difficile da aggirare, visto che comunque rimane un film targato Warner, che quasi sempre è sinonimo di film d’intrattenimento.

Diciamo che la prima parte del film è quella che più colpisce, quella che mette in risalto tutta la crudezza e la brutalità delle azioni che si ripetono ogni volta che in Africa viene scoperto qualcosa di valore da sfruttare, dal petrolio all’uranio passando per i diamanti.
Con un abile stile documentaristico Zwick mostra in sequenza il contrabbando di armi in cambio di diamanti, che a loro volta devono passare il confine e da lì intraprendere un lungo viaggio per “ripulirsi” dal sangue, l’utilizzo di quelle stesse armi per fomentare la guerra civile fra il governo ed il RUF (Fronte Rivoluzionario Unito), fra distruzioni di villaggi, mutilazioni per punire chi aveva intenzione di recarsi a votare, omicidi, stupri e schiavitù nei giacimenti diamantiferi per i sopravvissuti adulti; ma è ai bambini che viene riservato il trattamento peggiore, ovvero un lavaggio del cervello, fatto di droghe, alcool e piaceri occidentali (tv, musica, giochi, etc.), per fargli sposare la causa dei ribelli e far di loro dei veri e propri soldati senza pietà, pronti a sparare anche ai propri genitori.
Immagini che hanno l’effetto di un vero e proprio pugno nello stomaco, soprattutto perché intervallate da panoramiche ed inquadrature di paesaggi stupendi, che fanno riflettere su quanto potrebbe essere bella l’Africa senza tutto quel sangue che ogni giorno viene versato.

La seconda parte del film invece è incentrata di più sull'azione e sulle vicende vissute da Danny Archer, interpretato da un Di Caprio ormai maturato che risulta sempre più credibile ed adatto per interpretare ruoli come questo, un cinico ex-mercenario della Rhodesia (lo Zimbawe) che ora fa il lavoro sporco in Sierra Leone per le più grandi società diamantifere inglesi, e di Solomon Vandy, ovvero un Djimon Hounsou (“Amistad”, “The Island”) in stato di grazia, un pescatore che ha nascosto un grosso diamante dopo essere stato separato dalla moglie e dai figli. Le loro strade si incrociano e si vedono costretti a trovare un accordo forzato per cercare il diamante rosa, che per entrambi ha un significato solo: la libertà. Purtroppo per loro il diamante interessa anche ai rivoluzionari del RUF, che hanno come asso nella manica il figlio di Solomon, ormai militarizzato e ai mercenari ex-compagni di Danny; come unico aiuto potranno contare su una melodrammatica Jennifer Connelly (“C'era una volta in America”, “A Beautiful Mind”) che interpreta Maddy Bowen, una giornalista americana d’assalto, che vorrebbe portare a galla la verità, ma impotente può solo scattare qualche foto ad effetto per attirare un po’ l’attenzione dei media.

Con un finale più cinico e completamente amaro, sarebbe stato probabilmente un film migliore, ma anche in questo modo il suo obiettivo l’ha raggiunto, a giudicare dai commenti delle donne in sala a fine proiezione.

Comunque mi chiedo, visto che i due attori percorrono quasi tutto il film fianco a fianco e si direbbero quindi co-protagonisti, non si capisce bene perché Di Caprio è stato nominato all’Oscar come “Miglior Attore Protagonista” (cosa che avrebbe meritato molto di più per la sua parte in “The Departed”), mentre Hounsou ha ricevuto la nomination come “Attore Non Protagonista”… misteri della celebrità!

mercoledì, aprile 4

Quote of the week - Sempre fuori

Chi caga sotto la neve, pure si fa la buca e poi gliela copre.
Quando la neve se scioglie la merda vié sempre fuori!

Nico Giraldi ovvero il leggendario Thomas Milian dal film "Delitto a Porta Romana" (si può ascoltare quì)

lunedì, aprile 2

The Boondocks Opening Theme



Visto che, guardando le chiavi di ricerca di ShinyStat, ho scoperto che un po' di gente capita sul blog cercando l'mp3 della sigla iniziale della serie animata dei Boondocks, allora ho deciso di piazzare il comodo link per il download:

The Boondocks Opening Theme - Asheru
(click destro - salva oggetto con nome)

Mentre questo è il filmato della sigla preso dal solito YouTube!