venerdì, agosto 31

La rivincita delle bionde



Scena: uno dei tanti concorsi di Miss Salcazzo in Usa. La classica domanda di rito finale, di cui non gliene frega un cazzo a nessuno, ma che fanno lo stesso per far vedere che le partecipanti non sono stupide come sembrano.

Domanda: «Le ultime indagini hanno dimostrato che un quinto degli americani non riesce a trovare sul mappamondo gli Usa. Quale potrebbe essere, a tuo avviso, il motivo, cosa ne pensi?»

Risposta: «Io personalmente penso che gli americani non ci riescono, perchè diverse persone là fuori, nella nostra nazione, non posseggono nemmeno una carta geografica. E io penso, che l'educazione come in Sudafrica e, in Iraq, dappertutto, (...) quindi penso che il nostro sistema educativo, dovrebbe aiutare il Sudafrica, l' Iraq e tutti i paesi asiatici, così da poter garantire un futuro ai nostri figli!»

Seguono applausi e ringraziamenti da parte del conduttore (che tra l'altro mi sembra di aver già visto in qualche telefilm cazzuto degli anni 90, forse "Bayside school").

La bionda alla fine non ha vinto, ma rendiamoci conto, ha detto delle sacrosante verità!
Cazzo facile parlare se c'hai una cartina in casa, ma a quelli che non possono permettersela chi ci pensa??? E poi cazzo nessuno si preoccupa per il futuro dei nostri figli??? Il sistema educativo che ha istruito così bene questa ragazza non può non aiutare il Sudafrica, l'Iraq e gli altri paesi asiatici, altrimenti finisce che non si riesce neanche più a trovarlo, il mappamondo.

giovedì, agosto 30

Wallen - Nom de code Nikita



Quando si parla di r&b francese è impossibile non nominare Wallen, in quanto si tratta di una delle artiste più rappresentative della scena black d'oltralpe.

Con all'attivo appena due album, in realtà l'ultima cosa che le manca è l'esperienza, dato che ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica già nel 1997, ed è stata più volte paragonata ad Aaliyah, stella dell'r&b americano scomparsa nel 2001.

Sia nel suo primo disco "À force de vivre", datato 2001, che nel suo secondo, Wallen ha dedicato un pezzo ad un personaggio femminile protagonista di un film francese: in questo caso si tratta di Nikita, interpretata da Anne Parillaud nel quarto lungometraggio di Luc Besson, "La femme Nikita"!

Nom de code Nikita - Wallen
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

mercoledì, agosto 29

uuuh che figata, questo dobbiamo vederlo...



A volte un trailer finisce per essere più interessante del film stesso, riuscendo ad attirare l'attenzione ed invogliando lo spettatore alla visione, ma inesorabilmente finisce anche per farti incazzare se poi lo spettacolo non ti soddisfa appieno!

E' proprio questo il bello/brutto di queste "anticipazioni", ecco perchè trovo molto interessante Fattore Attesa, un blog aperto da poco, che analizza i trailer in tutta la loro "lunghezza", frame dopo frame.

Da tenere d'occhio per cercare di evitare delle sòle clamorose!

martedì, agosto 28

Quote of the week - Piove

Non pisciarmi in tasca dicendo che piove.

Dragan il killer serbo regala perle di saggezza ad XXXX aka Daniel Craig nel film "Layer Cake"

domenica, agosto 26

Smokin'Aces



Appena uscito nelle sale i paragoni con Tarantino si sono sprecati, paragoni fuori luogo a mio parere, inanzitutto perché penalizzanti nel confronto del talento di Joe Carnahan e poi per il semplice fatto che ormai il "pulp" è un genere a se, che vive di vita propria (l'episodio più recente è sicuramente "Slevin") e che sempre più spesso affianca azione, thriller e un certo tipo di commedia dal gusto nero dando vita ad un vero e proprio multi-genere, che a questo punto non ha nulla a che spartire con le ultime fatiche del regista di "Pulp Fiction".

Trovo invece sicuramente più adatto un accostamento con le prime due opere di Guy Ritchie, "Lock & Stock" e "Snatch", in quanto il mondo creato da entrambi i registi è un mondo popolato da gangster spietati e killer improbabili, personaggi assurdi circondati da altri personaggi ancora più assurdi, ma allo stesso tempo affascinanti ed interessanti, che vengono presentati in sequenza nella parte iniziale del film per poi esplodere tutti insieme nella seconda parte, il tutto all'interno di un impianto narrativo assolutamente ironico e surreale, ma comunque sempre lineare fino ai titoli di coda (tra l’altro veramente pieni di stile, idem per quelli di testa), senza dimenticare aperta nessuna storia precedentemente introdotta!

Anche in questo caso però è giusto specificare che Carnahan non è Ritchie e lo si capisce in particolare da alcune semplici cose, che fanno di "Smokin'Aces" un film a suo modo inedito ed imperdibile: il regista inglese, proprio per le sue origini, ha sempre preferito puntare tutto su una comicità dal sapore anglosassone, cosa che ha contribuito a rendere i suoi due lavori dei veri e propri "cult"; al contrario il regista americano, pur non trascurando il lato comico, che anzi raggiunge i massimi livelli ogni volta che entrano in azione i "Tremors Brothers", tre fratelli neo-nazisti psicopatici, ed un terribile bambino karateka che pur stando in scena per pochissimi minuti cattura l'attenzione e le risate (decisive in certi momenti per evitare di dare un'atmosfera troppo seriosa che avrebbe danneggiato il film), preferisce inserire un elemento parecchio inconsueto per il genere e guarda caso si tratta di qualcosa che ha già ampiamente dimostrato di sapere fare con il suo precedente noir-poliziesco, "Narc " (da recuperare assolutamente), ovvero dare un tocco drammatico al tutto, ricordando che ironia e violenza sono concetti complementari non distanti dal dramma.

Dramma che andrà in crescendo col passare dei minuti e che verrà portato avanti, fino all'assolo finale, in particolare, oltre che dal protagonista Buddy Israel, da un altro elemento inedito ovvero l'FBI e più precisamente dai due agenti Carruthers e Messner; se nei lavori di Ritchie, ad esempio, la polizia è quasi intangibile e le rare volte in cui entra in scena fa una magra figura, nel film di Carnahan è parte attiva, un importante protagonista capace di dare alla trama inaspettati cambi di direzione!

Per quanto riguarda il lato puramente tecnico della produzione nulla da eccepire, il regista ha carisma e personalità (che ha dimostrato rifiutando di girare "Mission Impossible 3" a causa dei dissidi con Tom Cruise), la sua regia è dinamica, virtuosa, intelligente e dal forte ritmo sincopato, capace di seguire tutto quello che accade anche in spazi stretti ed affollati, con inquadrature che spesso risultano alquanto originali grazie al poco uso di steadycam e molti giochi di riflessi ed unione tra parole e immagini, sfruttando gli spazi scenografici e la musica in modo da mantenere alta l'attenzione senza confondere lo spettatore con inutili virtuosismi fini a se stessi ed atmosfere patinate da videoclip (alla Tony Scott per chiarirci).
Proprio la musica è un altro asso a favore di questa pellicola, infatti la colonna sonora è un giusto mix di funk e di rock che coinvolge e ben accompagna le vicende narrate, con brani di Motörhead, Common e Prodigy oltre ad un famoso brano di Ennio Morricone; come non citare poi l’ottima fotografia dell’italiano Mario Fiore ("Training day", "The Island"), con una prevalenza di colori caldi dai toni estivi/primaverili, che hanno creato un efficace effetto di contrasto con la vicenda satura di violenza.

Per concludere, l'ultimo asso vincente è sicuramente un cast di tutto rispetto in vero stato di grazia, formato da grandi nomi, ma anche da talentuosi sconosciuti: Jeremy Piven ("Old School", "Scary Movie 3") non sembrava per niente l’attore adatto ad impersonare il prestigiatore Buddy "Aces" Israel, l’uomo a cui gira intorno tutta la storia, ed invece la sua interpretazione è una delle migliori; con una serie di smorfie azzeccate ed un comportamento allo stesso tempo disperato ed alterato riesce a mettere in mostra tutta l'angoscia crescente all'interno di una persona che per salvarsi ha tradito tutto e tutti! Angoscia che ritroviamo per motivi diversi anche all'interno dell'agente Messner, interpretato da Ryan Reynolds ("Amityville Horror", "Blade: Trinity"), nella sua migliore prova fin'ora che conferma quanto di buono ha già dimostrato in altri film; due invece sono gli attori al loro esordio sul grande schermo, dove sembrano trovarsi davvero a loro agio, quasi come se fossero nel loro elemento naturale, la musica… Sto parlando di Common ed Alicia Keys, entrambi star della black music con la stoffa per sfondare anche nel cinema, convincenti al punto giusto nel ruolo Sir Ivy, socio di Aces anch'esso tradito da quest'ultimo, e di Georgia Skye, metà di un duo di killer di colore in puro stile blaxploitation, una delle tante citazioni presenti nella pellicola.
Al loro fianco interpreti affermati come Ray Liotta (attore feticcio del regista), una vera e propria garanzia di sicurezza dai tempi di "Goodfellas", ed Andy Garcia forse il meno convincente di tutta la pellicola; per il resto tutti gli altri attori fanno il loro lavoro egregiamente, da quelli che interpretano i personaggi più marginali a quelli presenti in veste di una sorta di "cameo allungato", fra cui Ben Affleck, che gigioneggia nella sua parte di "recupero-crediti" e Jason Bateman (conosciuto per la serie tv "Arrested Development", in Italia "Ti presento i miei") nel divertente ruolo di un avvocato alcolizzato e sessuomane.

Insomma, giudicato da molti come un passo falso, al contrario si può tranquillamente dire che "Smokin'Aces", oltre ad aver confermato le doti di Carnahan, lo ha rilanciato come regista dopo il fattaccio con Cruise, infatti i suoi prossimi lavori saranno "White Jazz", tratto da uno dei migliori racconti di James Ellroy ("L.A. Confidential", "The Black Dahlia") e "Killing Pablo", tratto dal romanzo di Mark Bowden che racconta la vera storia di Pablo Escobar.

Peccato solo che da noi il film abbia subito un trattamento a dir poco ridicolo: dapprima previsto per Maggio poi ha rischiato di uscire direttamente in DVD per poi finire nelle sale a Luglio, periodo non troppo felice per le uscite cinematografiche in Italia, tra l’altro scarsamente pubblicizzato, un grosso errore visto che, pur non avendo fatto strage al botteghino americano, ha saputo recuperare ampiamente in Home Video, segno che gli estimatori di questo genere sono più numerosi che mai!

giovedì, agosto 23

Con i soldi in testa



Copertina "semplice" stavolta, mi aveva colpito la fotografia e non ho voluto rovinarla troppo con il fotoritocco, solo qualche cambio di colore, il testo e via!

mercoledì, agosto 22

50 Cent feat. Justin Timberlake - Ayo Technology



Questo sembra proprio essere l'anno della premiata ditta T&T, Timbaland e Timberlake; tra i vari singoli dei rispettivi album e i featuring con altri artisti, in circolazione è pieno di loro pezzi e rispettivi video.

Questa volta son riusciti nell'impresa di farmi piacere, o almeno canticchiare, un pezzo di 50 Cent, che non è propriamente il mio artista preferito, anzi...

Prodotto da Timbaland il pezzo è presente nel nuovo cd di 50 Cent, in uscita a Settembre, ed è a quanto pare una canzone sul porno o meglio, un tributo ai film porno d'annata.

Ayo Technology (She Wants It) - 50 Cent feat. Justin Timberlake
(click destro, salva con nome per il download dell'mp3)

martedì, agosto 21

We Own the Night trailer e poster



Una storia di mafia russa, due fratelli e un padre divisi dalle scelte personali e una New York anni Ottanta fra locali alla moda, dove si spaccia droga, e sottoscala di commissariati dove si festeggiano i poliziotti che prendono le medaglie e si commemorano quelli che cadono sul campo.

James Gray ha scritto e diretto "We own the night" con Mark Wahlberg e Joaquin Phoenix nel ruolo di due fratelli che si trovano sulle due parti opposte della barricata: il primo ha seguito le orme del padre (Robert Duvall) e ha fatto carriera in polizia, il secondo gestisce per conto di un ricco proprietario russo una discoteca di successo, centro di traffici poco leciti della mafia dell'Est.
Il confronto all'interno della famiglia è duro ma quando il padre viene ucciso proprio dalla mafia la situazione cambia e i fratelli dovranno riavvicinarsi per vendicarne la morte.

Poliziesco drammatico dalle tinte thriller, presentato a Cannes 60, "We own the night" purtroppo non ha ancora una data di uscita nelle sale italiane, ma è comunque molto atteso, dato che le recensioni di chi l'ha già visto sono tutte entusiaste, soprattutto per quanto riguarda la prova del cast, da Wahlberg a Phoenix passando per Duvall ed Eva Mendes!

Sotto il trailer, mentre quì gli altri poster.

lunedì, agosto 20

Quote of the week - Incubi

L'alcol prende male, dà incubi alla Tim Burton
non voglio consigli dati da conigli come Donnie Darko..

Hego dei Pesi Piuma dal bellissimo pezzo "Senza Motivi"

domenica, agosto 5

Stop: Summer Time!



Scrivo da una postazione di fortuna giusto per dire che chi indovina la semicit. del titolo non vince nulla.

Cazzate a parte, il sottoscritto è in vacanza e di conseguenza lo è anche il blog, come si può capire dal badge suggerito da Claudio e creato da Sonia, almeno fino a nuovo ordine.

See ya!

sabato, agosto 4

Common - Misunderstood



Anche lui al cinema con "Smokin'Aces", e presto al fianco di Russell Crowe e Denzel Washington nel film "American Gangster" di Ridley Scott, intanto è uscito con un nuovo album (il suo settimo) "Finding Forever", ad un anno di distanza da "Be", disco che ho apprezzato davvero molto, come gran parte della sua discografia.

Sto parlando di Common, uno degli mc più talentuosi d'america, che ha portato al successo il cosiddetto stile "conscious", con rime e testi che non parlano di puttane, bling bling, soldi e gangster, ma al contrario di spiritualità, giustizia/ingiustizia, povertà, discriminazioni e via dicendo.

Anche per quest'album, come per il precedente, Common ha collaborato nel maggior numero dei pezzi, con l'onnipresente Kanye West, ed il risultato si sente! Il duo proveniente da Chicago ha tirato fuori un altro capolavoro, che vede anche la presenza di parecchi ospiti, da Will.I.Am. dei Black Eyed Peas a Lily Allen, passando per due grandi soulman dei tempi moderni, Bilal e D'Angelo.

Sono ai primi ascolti, ma la qualità è veramente alta, sia per quanto riguarda il rap che per quanto riguarda le produzioni, affidate oltre a Kanye anche a Will.I.Am, l'indimenticato J.Dilla e Devo Springsteen.

Ques'ultimo produce appunto "Misunderstood", pezzo che parla di una storia di sogni perduti e del bisogno di qualcuno da avere vicino, introdotto dal coro tratto da un live di Nina Simone, più precisamente dalla canzone "Don't Let Me Be Misunderstood".
Il risultato è un pezzo dal forte sapore blues, con un esecuzione che sembra uscita fuori da uno di quei locali jazz del New Orleans!

Misunderstood - Common
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

Ascolto del disco obbligatorio, comunque.

venerdì, agosto 3

I film secondo Disegni - Transformers



Visto che aveva da poco caricato la parodia di Luglio, non mi aspettavo proprio che Stefano Disegni aggiornasse già il sito con il film di Agosto.

Ed invece grazie alla tempestiva segnalazione di uno dei più grandi fan del Disegni ho scoperto che è gia online la parodia di questo mese, che prende di mira uno dei blockbuster più visti degli ultimi mesi:

Transformers

giovedì, agosto 2

The Dark Knight teaser poster?



Dopo tanta attesa ecco finalmente il primo poster ufficiale di "The Dark Knight", sequel di "Batman Begins" che uscirà l'estate prossima!

No, non è vero un cazzo, questo poster (per vederlo ad una risoluzione maggiore basta cliccare quì) è un fake realizzato dal sottoscritto, ma visto che la rete ne è piena, ho voluto provarci pure io.

Alla fine il risultato mi sembra più che discreto, ammetto che mi piacerebbe creare locandine per film, anche perchè in giro fra quelle "ufficiali" se ne vedono di molto peggio...