domenica, ottobre 15

Moviez - Miami Vice



Non so, probabilmente sono andato a vedere questo film con lo spirito sbagliato...

Intendiamoci, sapevo che con la serie tv non centrava una mazza se non per il titolo, la città, il nome dei due protagonisti e qualche macchina figa, ma non me ne poteva fregare nulla, dato che avrò visto si e no qualche puntata di sfuggita.

Il problema è un altro: dal trailer, dalle recensioni, dal nome del regista e degli attori, mi aspettavo un film d'azione con i controcoglioni, con sparatorie, esplosioni, inseguimenti ad alta velocità, il tutto impreziosito dalla regia di Michael Mann, capace di girare dei capolavori come "Heat" e "Collateral", e dalla bravura di Colin Farrel e Jamie Foxx... insomma tipo un "Bad Boys 2" ma con più stile!

Invece i coglioni me li sono abbondantemente stramazzati, perchè nonostante abbia letto ovunque che i ritmi sono serrati, io tutta sta azione mica l'ho vista, se non nell'ultima mezz'ora. Troppo poco per un film che dura più di due ore!

Sicuramente Mann è riuscito a mostrare un'altra Miami, diversa da quella che siamo abituati a vedere, nessuna spiaggia, nessun tramonto fra palme, niente oceano ne tantomeno bikini, ma piuttosto una città cupa e desolata, una specie di terra di confine fra legalità e crimine organizzato, concentrandosi sulle sottili implicazioni psicologiche che accompagnano la vita di chi lavora sotto copertura; un approfondimento psicologico in parte inutile e noioso, visto che nel primo tempo i due poliziotti passano il tempo a trombare allegramente in doccia o nel letto (con due scene uguali a parte il colore della pelle dei personaggi tirati in ballo), con Colin Farrell e Gong Li che per pigliarsi un mojito vanno da Miami a Cuba facendosi un botto di km giusto per far vedere il motoscafo strafico e la velocità a cui può andare.

Ok, ripeto forse sono io che l'ho visto con lo spirito sbagliato e l'obiettivo di Mann era mettere in evidenza gli aspetti logoranti e psicologicamente difficili del lavoro degli agenti infiltrati, però se alla poca azione ci aggiungi una sceneggiatura con molti buchi, con sottotrame che rimangono appese ad un filo e poi tralasciate o risolte in modo superficiale ed un lieto fine abbastanza scontato quanto stucchevole è già tanto che in sala non si addormenti nessuno!

E se ciò non succede è merito anche del sonoro che ti fa capire come mai vedere un film al cinema è tutta un'altra cosa rispetto alle misere casse della tv di casa!

Tornando al discorso della sceneggiatura banale, per fare un esempio (e quindi uno SPOILER) mi sembra palese che se sei un agente infiltrato e ti stai spacciando per un "trasportatore" di cocaina, se presenti tua moglie (anch'essa un'agente però sticazzi) al cattivone con la faccia da stronzo a cui stai sulle palle perchè lo stai scavalcando agli occhi del capo, sapendo inoltre cos'hanno già fatto alla moglie di un informatore tuo amico, sei un babbo enorme, perchè la stessa cosa la faranno di sicuro anche a lei.

Poi oh, la regia di Mann e la fotograia di Dion Beebe (che avevano già lavorato insieme a "Collateral") hanno la solita indiscutibile classe e riescono ad esaltare lo squallore e le atmosfere malsane dell'ambiente della droga in cui si trovano ad agire Crockett e Tubbs; una classe ed una raffinatezza quasi sfacciata che traspare da ogni singolo fotogramma, proseguendo idealmente la ricerca di perfezione stilistica iniziata con il film precedente!

Purtroppo però anche i personaggi di Sonny e Rico, non graffiano mai e patiscono una caratterizzazione gravemente lacunosa, ed il sottile confine tra legalità ed illegalità e tra bene e male in cui i due dovrebbero operare non lascia mai il segno.
A subire maggiormente l'eccessiva levigazione delle caratterizzazioni è il personaggio di Sonny, anche a causa di un Colin Farrell non particolarmente ispirato in chioma bionda e baffoni, che non risulta veramente carismatico come il ruolo richiederebbe.
Più convincente invece la prova di Jamie Foxx, ormai attore feticcio di Mann, che conferma ulteriormente quanto di buono ha dimostrato finora.

Concludendo, una pellicola nel complesso discreta al servizio di un'imponente lezione di regia e tecnica cinematografica, con troppe pecche all'attivo e decisamente priva di quei colpi di genio che sarebbe lecito aspettarsi da un cineasta di qualità quale Michael Mann.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La Miami diversa ce l'ha fatta vedere Horatio Caine già un bel po' di tempo fa. non spendo soldi allora XDDD

Angelo ha detto...

beh insomma, in CSI:Miami le spiagge, i bikini e le palme ci sono eccome XD

Anonimo ha detto...

Secondo me sei stato troppo severo: è un poliziesco e quindi non puoi aspettarti una grande trama con sottotrame coerenti! devi prenderlo così com'è... E sull'azione boh...a me non è dispiaciuto: l'assalto alle roulotte dei neonazi è una figata! Che pretendi di più?

Angelo ha detto...

pretendo un film d'azione!

sì nell'ultima mezz'ora come ho scritto puoi vedere l'azione che si vedeva nel trailer, ma per il resto...

Ok dici è un poliziesco non bisogna aspettarsi chissà che trama e sottotrama, ma allora non accennarle nemmeno! Inoltre aspetta di vedere "The departed" che se è figo anche solo la metà dell'originale altro che "Miami Vice".

Vuoi fare un film d'azione senza sembrare verosimile? allora metticela però l'azione! se togliamo la sparatoria e il blitz nella roulotte e cosa abbiamo di azione in sto film???

Vuoi farmi un film più "adulto", più "maturo" rispetto a cagatone come "bad boys 2" (l'intento di mann)? beh allora la sceneggiatura la curi un po' di più, idem la caratterizzazione dei personaggi!

Mi spiace ma è una mezza delusione...

Anonimo ha detto...

Ho capito...me lo noleggio al block!!!
7 euro x l'ennesima delusione non so se sono in grado di spenderli (ancora) XDDD
Key