lunedì, aprile 20

Ape - Surplus



E' buffo pensare che persino in una scena ristretta come quella dell'hip hop italiano certe volte si tenda ad osannare certi personaggi dalle dubbie capacità e magari ignorare quasi completamente artisti che invece meriterebbero maggiore attenzione.

Capita così che mentre si perde tempo a cercare di difendere l'indifendibile come le ultime "fatiche" di Fabri Fibra, si sottovalutino rapper come Ape al secolo Matteo Morgante, autodefinitosi tempo fa "manipolatore di vocabili" una frase che gli calza a pennello, almeno secondo il sottoscritto, che lo considera uno dei più interessanti autori di rime presenti nel nostro paese.

Situazioni di vita vissuta, emozioni espresse in parole, esagerazioni della realtà, storytelling e veri e propri film in musica si fondono con rimandi e meta-citazioni cinematografiche o letterarie, formando una vera e propria cifra stilistica rintracciabile nei vari lavori di Ape, già da prima del suo esordio solista con l'album "Venticinque" e che ha continuato a dimostrare fino a "Morgy Mo E La Gente Perbene", uscito giusto un paio di anni fa.

Probabilmente la bravura come scrittore di questo mc è sempre stata messa in secondo piano da un'interpretazione dei pezzi che per molti risulta noiosa, altrimenti non si spiega bene come mai i suoi dischi non abbiano mai incontrato il giusto riscontro di pubblico.
Di sicuro non è colpa del lato puramente musicale dei suoi album in quanto ha sempre avuto la lungimiranza di lavorare con produttori di talento ed in grado di fornire il tappeto sonoro più adatto ai suoi testi.

Non fa eccezione questo "Surplus", disco disponibile da poco in free-download, dove è possibile ascoltare tutte le caratteristiche tipiche dei pezzi del signor Morgante, a cominciare dalla traccia sulla situazione attuale (personale e generale, ne "Lo stato dei fatti" o in "Runaway"), per continuare con lo storytelling che di volta in volta prende di mira certe pulsioni oscure in un mondo purtroppo reale (in questo caso un padre di famiglia che si diverte a picchiare le puttante, in "Fuori orario"), veri e propri lungometraggi per orecchie ("La resa dei conti", ispirata alla crisi che ha investito il mondo con evidenti rimandi a pellicole come "Un giorno di ordinaria follia" ma anche "L'ultima mano"), canzoni che parlano di difetti ed ossessioni dell'uomo ("Odio" o "Barklay") ma anche emozioni più nobili come la passione e l'amore (non privi però del classico rovescio della medaglia, il tutto nel pezzo "Una così").

Ed è proprio quest'ultimo il pezzo che lascio a disposizione, anche se chiaramente consiglio di scaricare l'intero album da questo indirizzo (tanto è gratis, la parola magica).

Una così - Ape
(per scaricare l'mp3, cliccare su "download original")

2 commenti:

claudio ha detto...

Ape mi suona strano come personaggio.
è molto, molto, bravo. però è poco considerato.
probabilmente perchè suono troppo piatto alla lunga.
o perchè non riesce ad essere costante con le produzioni...
boh.
però grazie per la segnalazione.

Blocco ha detto...

fantastico album bro, ape spacca, siqamo in fondo cresciuti con lui i 25.... sono ormai 30