domenica, febbraio 18

Arthur e il popolo dei Minimei



Complici due biglietti gratis ho accompagnato mio fratello a vedere "Arthur et les Minimoys" cosa che normalmente non avrei fatto, visto che gradisco poco i film di animazione (con la dovuta eccezione di quella giapponese), da quelli Pixar a quelli Dreamworks; però come ho già detto, qualsiasi prodotto esca dalla mente del regista di "Léon" per me merita almeno una visone!

Per realizzare questo film ci sono voluti 5 anni, durante i quali Besson ha fatto in tempo trasformare la sceneggiatura in 3 romanzi illustrati e a girare un altro film, "Angel-A", per rilassarsi un po' dallo stress di una realizzazione veramente complessa, restando però sempre concentrato sul progetto che gli avevano presentato i coniugi Garcia, Celine scrittrice e Patrice artista, che gli avevano suggerito l’idea di una serie di animazione basata sul popolo dei Minimei di loro invenzione.

E così, dopo aver visto un minuto e pochi secondi di girato definitivo (una prova costata un bel po' di soldi, anticipati da lui), il geniale regista francese ha deciso di avviare la produzione, ha racimolato i 65 milioni di euro di budget (un record per un film europeo) preparando una campagna marketing stile (e livello) Disney, dalle magliette ai succhi di frutta passando per le action figures, ma soprattutto al videogioco realizzato contemporaneamente al film e distribuito in esclusiva dalla Atari, in cambio di una partecipazione finanziaria e dell'aiuto di alcuni animatori che sono andati ad aggiungersi all’equipe di 700 animatori creata apposta per la parte 3D della pellicola.

Una parte 3D che ha ben poco da invidiare alle produzioni americane, tutto merito della BUF, società francese rinomata in tutto il mondo per gli effetti digitali (ha curato gli effetti speciali di Fight Club, Panic Room, Matrix, etc.), che ha dato vita ad una scuola di formazione in cui sono confluiti giovani grafici esperti di animazione tridimensionale, che hanno sviluppato una tecnica particolare simile alla motion capture ma che non richiede l’uso dei marker, gli impulsi elettronici inseriti sul corpo e sul volto degli attori per trasmettere i loro movimenti al computer trasforormandoli in personaggi animati; inoltre per aumentare il realismo delle scene animate, hanno deciso che gran parte dei fondali per le scene con i Minimei avrebbero dovuto essere reali e non ricostruiti al computer.

La sceneggiatura non brilla per originalità, tra citazioni volute e non, dalla leggenda di Artù e della spada nella roccia, ai viaggi di Gulliver, passando per il look ed il design punk dei minuscoli folletti africani che a me hanno ricordato molto i Troll che andavano di moda parecchi anni fa, ma bisogna ammettere che si tratta comunque di una riuscita storia per bambini, di quelle vere, con le giuste dosi di emozioni, paure e divertimento dei buoni racconti per l'infanzia; un film fatto e pensato, come ammesso da Besson stesso, per i suoi 5 figli, cercando di evitare ogni forma di predica (giusto un abbozzo sui gesti che possono sembrare giusti per noi ma che potrebbero avere ripercussioni su altri) o di livelli di lettura a strati per rendere accessibile lo spettacolo anche agli adulti (a cui forse rimangono solo la scena di ballo in un’atipica discoteca e le allusioni amorose fra la principessa ed il protagonista).

La regia, sia nelle scene animate, che in quelle riprese dal vivo, che occupano comunque quasi metà del film, è sempre sugli standard di Besson e quindi ottima, mentre per quanto riguarda il cast, bisogna fare i complimenti al 14enne Freddie Highmore (con 12 film all’attivo fra cui “Neverland” e “La fabbrica del cioccolato”), che interpreta perfettamente il ruolo del bambino trascurato dai genitori, che per salvare la fattoria della nonna (una Mia Farrow ringiovanita) minacciata dalle ruspe deve trovare il tesoro di rubini nascosto in giardino dal nonno esploratore scomparso anni prima.

Visto il successo che ha ottenuto in patria, presto usciranno anche i due capitoli successivi, che comunque fanno parte di un solo pacchetto, e rappresentano il decimo film diretto da Besson, che sembra deciso a prendersi una pausa, sempre però convinto a restare nella sua Europa, continuando a rifiutare le proposte strapagate che riceve da Hollywood! Non stupisce quindi l'esclusione della pellicola dalla corsa agli Oscar per la categoria animazione…

12 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un film per bocia...però effetivamente un'occhiata dovrei darla se c'è di mezzo Luc Besson..

Angelo ha detto...

////E' un film per bocia////

Ovvio.

Però nella scena della dancehall c'è anche discomusic, magari ti può interessare...

Torakiki ha detto...

Mmmmh... allora ancora qualcuno che non odia visceralmente Besson esiste! Hehehe, nemmeno con i biglietti gratis sarebbero riusciti a farmi vedere questo!

^_^

Anonimo ha detto...

Beh... aspetterò che esca a noleggio, 7 euri per il film non li spendo, ovvio, però dalla tua recensione sembra interessante..

Anonimo ha detto...

@ Tora: chettedevo dì, per me besson ha girato alcuni capolavori come Léon, inoltre come regista sa il fatto suo.

poi si possono discutere le sue sceneggiature, le sue posizioni e le sue idee, questo mi sembra normale...

Anonimo ha detto...

Che poi questo film non lo consiglio affatto agli adulti, è un prodotto per bambini sia chiaro, ma è bello proprio per questo... mi sono rotto di tutti quei film pixar o dreamworks dove tutti dicono "piace sia ai piccoli e ai grandi"... cavolo se voglio vedermi un film di animazione per persone adulte mi guardo un anime, mica Nemo, Cars e salcazzo.

Anonimo ha detto...

Ci dovrebbe essere un equivalente di Besson in Italia... altro che! Noi al maxx abbiamo Muccino...

Anonimo ha detto...

Non mi ha convinto e non sono andato a vederlo. Forse lo recupererò in dvd ... da un po' di tempo a questa parte ho un po' di allergia verso i film d'animazione. Passerà, spero. Ciao, Ale

Angelo ha detto...

Alessandro come ho scritto questo è un buon film per bambini e solo per bambini! Un adulto potrebbe non apprezzarlo...

Angelo ha detto...

///Ci dovrebbe essere un equivalente di Besson in Italia///

Sono completamente d'accordo.

Secondo me è uno che si sbatte per il cinema del suo paese, che ci mette anima e corpo, ma soprattutto soldi, investendo su giovani registi e producendo film da tutta europa grazie alla sua EuropaCorp!

Anonimo ha detto...

ahimè arrivo sempre tardi a leggere le tue recensioni.. non pensavo fosse per bambini ç_ç (e in realtà non volevo neanche vederlo ma mi hanno trascinata XD)..

cmq graficamente parlando è fatto benissimo.. peccato per la trama un pò scarna (appunto per bambini)...

un piccolo appunto ci sarebbe: se fai un film per i piccoli lo fai in tutto e per tutto.. non ci metti snoop dog che rolla e la principessa che si mette a 90 mentre il protagonista si piglia un infarto è_é

Key

Anonimo ha detto...

Eh ma lo sanno tutti che i bambini al giorno d'oggi sono più svegli! XD

Dimenticavo che la versione americana ha un doppiaggio d'eccezione con un sacco di attori famosi...