martedì, ottobre 31

HomeVideo - Solo 2 Ore



Bruce Willis, signori e signore, è uno di quegli attori che invecchiando, non solo non perdono un colpo, ma addirittura migliorano.

Ultimamente l'abbiamo visto nei panni del super poliziotto in "Sin City" o di killer silenzioso in "Slevin", ma secondo me la sua interpretazione migliore l'ha fatta proprio in questo film, "Solo 2 Ore", titolo italiano che, nonostate sia completamente diverso dall'originale ("16 Blocks"), risulta comunque azzeccato!

Scordati i machismi alla "Die Hard", Willis da vita a Jack Mosley, un malinconico detective invecchiato anzitempo e ormai prossimo alla pensione, dalle guance arrossate per l'ipertensione, la calvizie incipiente, lo stomaco gonfio da bevitore incallito, le occhiaie profonde e l'andatura claudicante.
Una mattina, finito il turno, viene incaricato di accompagnare dal distretto al tribunale situato a 16 isolati di distanza, un piccolo criminale che deve testimoniare entro le 10; un incarico semplice, ma che si rivelerà più difficile del previsto! Infatti dopo appena 10 minuti viene svelato che Eddie, il criminale, ha visto troppo e la sua testimonianza potrebbe far scoppiare uno scandalo che coinvolgerebbe l'intera polizia di NY, un'istituzione che ha smarrito l'etica professionale, ammorbata dalla corruzione dilagante.
16 isolati quindi, non tanti in realtà, ma ci metteranno tutta la durata del film per percorrerli, in un crescendo di situazioni senza apparenti vie d'uscita e agguati, una corsa ad ostacoli morali e materiali, contro il tempo ma soprattutto contro gli altri poliziotti a capo dei quali sta Frank, un vecchio amico di Jack e amorale ispettore della Omicidi.

L'ottima regia di Richard Donner (sua la serie degli "Arma Letale") segue le vicende dei due protagonisti praticamente in tempo reale nella città caotica e indifferente, prendendo spunto dagli action movie anni 80, mettendo in contrapposizione due personaggi completamente diversi, uno che aveva tutto e si è arreso, l'altro che non ha mai avuto niente e non vuole arrendersi, ruvido e di poche parole il primo, loquace e dalla parlatina facile il secondo.
Il risultato quindi è un bel poliziesco, intelligente e ben scritto, con ottimi dialoghi e trovate originali nonostante segua una struttura narrativa ormai abusata.

Buona parte della riuscita del film è dovuta proprio all'accoppiata tra Bruce Willis e Mos Def, che interpreta il logorroico Eddie, l'unico rapper che per adesso può permettersi di fare entrambi i lavori con risultati più che buoni; bravo anche David Morse ("Il Miglio Verde") nei panni del suo persecutore.

"Solo 2 Ore" è la prova che anche con due soldi, anzi forse grazie a questo, si può fare del bel cinema d'azione!

lunedì, ottobre 30

Graphix - Bee Hive Platinum



Finalmente ho recuperato la loro discografia completa.

Alcuni pezzi sono delle perle...

Rispetto!

venerdì, ottobre 27

FireFox 2.0



A pochi giorni di distanza dalla presentazione di Internet Explorer 7, Mozilla Foundation ha reso disponibile il download di Firefox 2.0!

Per chi non lo conoscesse ancora, FireFox è il browser Open Source di Mozilla Foundation, alternativo all'onnipresente MicroSoft Internet Explorer.

Molte le novità di Firefox 2 rispetto alla versione 1.5. Tra le migliorie più importanti del nuovo programma spiccano infatti il tabbed browsing, la ricerca, la gestione dei feed RSS, la gestione degli add-on (estensioni e temi), il look and feel e il supporto agli standard. Riviste anche diverse funzionalità, sia per la navigazione che per la sicurezza.

Insomma chi ancora usa IE farebbe bene a decidersi a provare FF; difficile restare delusi!

Per scaricarlo basta andare sul sito ufficiale di Mozilla.

martedì, ottobre 24

Quote of the week - Ape

Per ricollegarmi al discorso sottostante...

Al momento terzo mondo di cinema e musica,
trent’anni fa si spopolava anche in America!

Ape dal pezzo "Bel Paese"

lunedì, ottobre 23

Ascolti - Cielo d'Africa



Ieri sera ho visto il video di questo pezzo su Mtv, peccato solo che durante la programmazione giornaliera non ce ne sia traccia...

Non tanto per il video, ma per il pezzo in se che, come molti altri, meriterebbe il giusto riconoscimento.
Inutile dire che in Francia, ad esempio, un pezzo del genere sarebbe sicuramente in classifica, ma si sa, in Italia quasi tutti gli ascoltatori hanno dei gusti pessimi e un'ignoranza musicale che li porta ad esaltarsi per qualsiasi merda pubblicizzata un minimo da radio o tv!

"Cielo d'Africa" è un pezzo di Nest, rapper/cantante camerunense emigrato da piccolo a Bellinzona, in cui racconta appunto la sua esperienza personale come emigrante, e si sente che ci mette il cuore per farlo!
Con questa canzone riesce a trasmettere EMOZIONI, quello che dovrebbe fare la Musica con la M maiuscola.

Chiaramente le grandi etichette discografiche stanno ben lontane da questo tipo di artista e preferiscono investire su "personaggi" come Fibra e Marcio, o ancora peggio su persone che hanno le giuste "conoscenze".

Cielo d'Africa - Nest feat. Moïse
(click destro - salva con nome per il download)

Ah, questo pezzo è reso ancora più bello dalla base prodotta da Michel, bravissimo produttore svizzero.

domenica, ottobre 22

Pagine Gialle - Death Note



Primo numero spettacolare.

Uno shonen (?) che deve la grandezza ai dialoghi piuttosto che all'azione, ma in grado di tenerti incollato alle pagine come una calamita.
Ma la sua grandezza sta soprattutto nell'utilizzo non banale di situazioni e di tematiche vere, vicine, tangibili; la natura codarda dell'uomo, le sue manie di onnipotenza e le sue fragili paure, il finto perbenismo, il ruolo di internet nella società e via dicendo...
Un protagonista che non ci si aspetta, un ragazzo annoiato e schifato dal mondo che si ritrova in mano un potere enorme, un potere che rischia di farlo impazzire.
Una delle sensazioni più forti di questo numero è stato appunto il seguire i pensieri, i turbamenti e le strategie di light reso sempre più logoro dal fardello che comporta il suo ruolo e il suo piano di creare una società utopica, società di persone "buone per terrore".
Si sente vera tensione, si sta male con lui, quasi come se la pazzia stia prendendo il sopravvento nei confronti della sua enorme intelligenza.
Presto si accorgerà di quello che sta facendo e di come si trasformando e capirà di aver perso di vista lo scopo primario, sostituito da desideri di onnipotenza; e allora ci sarà da divertirsi!

Assistere allo scontro fra L e Light è come assistere ad una partita di scacchi fra due geni, estremamente intelligenti ed astuti; una sfida a colpi di arguzia e stoccate di furbizia e dopotutto uno dei fondamenti degli scacchi è "l'unico modo di diventare più furbi è di giocare con avversari più furbi!".

Interessante anche il rapporto di "osservatore imparziale" di Ryuk.

I disegni sono meravigliosi e danno un ulteriore senso di freddezza e di distacco.

Non so come riuscirà l'autore a procedere con questo ritmo per numerosi numeri,ma sono fiducioso.

Lo attendevo con ansia e non vi è alcuna traccia di delusione... unico difetto è l'uscita bimestrale, che non ha alcun senso visto che si tratta di un manga già concluso in patria!

Ecco la trama presa dal sito Panini:
Light Yagami è un geniale quanto cinico liceale diciassettenne. La vita lo tedia e il mondo, con la sua ingiustizia, lo disgusta profondamente. Ryuk è un dio della morte, che come tutti i suoi “colleghi” conduce da tempo immemorabile un’esistenza vuota e minata dalla noia. In cerca di distrazioni, Ryuk decide di abbandonare nel mondo degli uomini il suo Quaderno Della Morte, all’apparenza un semplice block notes, ma dotato di un tremendo potere, perché scrivere il nome di una persona sul Quaderno significa decretarne la morte. Dopo aver per caso trovato il Quaderno Della Morte, e averne compreso le potenzialità, Light decide di servirsene per cambiare il mondo, mentre Ryuk lo osserva divertito.

mercoledì, ottobre 18

Video - Smiley Faces



In realtà è già uscito il video del terzo singolo "Gone Daddy Gone", però da noi inizia a girare solo adesso nelle tv musicali questo videoclip, che accompagna il secondo singolo estratto da "St. Elsewhere" il primo disco degli Gnarls Barkley!

Video che, tra parentesi, è veramente figo, come tutto il progetto insomma, con un sacco di video-montaggi!

TV - Chiude il circo!



Finalmente gli spettatori italiani si stanno svegliando!

Tralasciando il fallimento di O.C., sono contento perchè quella merda che da qualche anno ha invaso la nostra tv, meglio nota come reality-show, sta crollando pian piano!

Dopo "Wild West", un interessantissimo programma con dei tizi che dovevano spostare una mandria di vacche da una parte all'altra degli USA, stasera giunge al termine, con largo anticipo rispetto a quello che avevano previsto i produttori Mediaset, anche "Reality Circus".
Doppia goduria, perchè affonda con esso anche Barbara D'urso, sopravvalutata conduttrice di stocazzo ormai specializzata in ste vaccate.

Il bello è che, per cercare di salvare il programma e quindi i soldini investiti, hanno ribaltato per bene il palinsesto di tutta Mediaset, un lavoraccio che a quanto pare non è servito assolutamente a nulla.

E dire che con questa formula avevano quasi azzeccato, prendere dei buffoni e ficcarli in un circo, il loro elemento naturale... dovevano solo limitarsi a fargli fare i pagliacci, quello che fanno da sempre, invece di fargli provare a domare leoni e volteggiare sui trapezi!

Ma poi dai, il circo! Non hanno capito che è uno spettacolo obsoleto che non affascina più nessuno? Lo fanno da anni su Rai3 e non se lo caga nessuno, non ci voleva un genio per capire che sarebbe stato un fallimento totale.

Comunque sono fiducioso, perchè pure "L'isola dei Famosi(?!)" sta registrando ascolti ai minini storici; l'unico che è riuscito a fare un po' di successo è quella merdata enorme de "La troia & il minchione", ma non mi stupisco, perchè conosco fin troppi infoiati che lo guardano dicendo "Eh ma ci sono le fighe"...

Bah, io spero che spariscano tutti al più presto, anche se purtroppo così sparirà pure "Mai Dire Reality", ma è un piccolo sacrificio da sopportare per il bene della televisione italiana!

martedì, ottobre 17

Quote of the week - Bugs Kubrick

Quale cultura può spingere dragostea,
zittire la nostra idea partendo dalla trachea,
chi ci ha imposto un percorso obbligato all'ikea
e ci rifila dei panini che provocano diarrea...

Lord Bean dal pezzo "Schiuma"

domenica, ottobre 15

Moviez - Miami Vice



Non so, probabilmente sono andato a vedere questo film con lo spirito sbagliato...

Intendiamoci, sapevo che con la serie tv non centrava una mazza se non per il titolo, la città, il nome dei due protagonisti e qualche macchina figa, ma non me ne poteva fregare nulla, dato che avrò visto si e no qualche puntata di sfuggita.

Il problema è un altro: dal trailer, dalle recensioni, dal nome del regista e degli attori, mi aspettavo un film d'azione con i controcoglioni, con sparatorie, esplosioni, inseguimenti ad alta velocità, il tutto impreziosito dalla regia di Michael Mann, capace di girare dei capolavori come "Heat" e "Collateral", e dalla bravura di Colin Farrel e Jamie Foxx... insomma tipo un "Bad Boys 2" ma con più stile!

Invece i coglioni me li sono abbondantemente stramazzati, perchè nonostante abbia letto ovunque che i ritmi sono serrati, io tutta sta azione mica l'ho vista, se non nell'ultima mezz'ora. Troppo poco per un film che dura più di due ore!

Sicuramente Mann è riuscito a mostrare un'altra Miami, diversa da quella che siamo abituati a vedere, nessuna spiaggia, nessun tramonto fra palme, niente oceano ne tantomeno bikini, ma piuttosto una città cupa e desolata, una specie di terra di confine fra legalità e crimine organizzato, concentrandosi sulle sottili implicazioni psicologiche che accompagnano la vita di chi lavora sotto copertura; un approfondimento psicologico in parte inutile e noioso, visto che nel primo tempo i due poliziotti passano il tempo a trombare allegramente in doccia o nel letto (con due scene uguali a parte il colore della pelle dei personaggi tirati in ballo), con Colin Farrell e Gong Li che per pigliarsi un mojito vanno da Miami a Cuba facendosi un botto di km giusto per far vedere il motoscafo strafico e la velocità a cui può andare.

Ok, ripeto forse sono io che l'ho visto con lo spirito sbagliato e l'obiettivo di Mann era mettere in evidenza gli aspetti logoranti e psicologicamente difficili del lavoro degli agenti infiltrati, però se alla poca azione ci aggiungi una sceneggiatura con molti buchi, con sottotrame che rimangono appese ad un filo e poi tralasciate o risolte in modo superficiale ed un lieto fine abbastanza scontato quanto stucchevole è già tanto che in sala non si addormenti nessuno!

E se ciò non succede è merito anche del sonoro che ti fa capire come mai vedere un film al cinema è tutta un'altra cosa rispetto alle misere casse della tv di casa!

Tornando al discorso della sceneggiatura banale, per fare un esempio (e quindi uno SPOILER) mi sembra palese che se sei un agente infiltrato e ti stai spacciando per un "trasportatore" di cocaina, se presenti tua moglie (anch'essa un'agente però sticazzi) al cattivone con la faccia da stronzo a cui stai sulle palle perchè lo stai scavalcando agli occhi del capo, sapendo inoltre cos'hanno già fatto alla moglie di un informatore tuo amico, sei un babbo enorme, perchè la stessa cosa la faranno di sicuro anche a lei.

Poi oh, la regia di Mann e la fotograia di Dion Beebe (che avevano già lavorato insieme a "Collateral") hanno la solita indiscutibile classe e riescono ad esaltare lo squallore e le atmosfere malsane dell'ambiente della droga in cui si trovano ad agire Crockett e Tubbs; una classe ed una raffinatezza quasi sfacciata che traspare da ogni singolo fotogramma, proseguendo idealmente la ricerca di perfezione stilistica iniziata con il film precedente!

Purtroppo però anche i personaggi di Sonny e Rico, non graffiano mai e patiscono una caratterizzazione gravemente lacunosa, ed il sottile confine tra legalità ed illegalità e tra bene e male in cui i due dovrebbero operare non lascia mai il segno.
A subire maggiormente l'eccessiva levigazione delle caratterizzazioni è il personaggio di Sonny, anche a causa di un Colin Farrell non particolarmente ispirato in chioma bionda e baffoni, che non risulta veramente carismatico come il ruolo richiederebbe.
Più convincente invece la prova di Jamie Foxx, ormai attore feticcio di Mann, che conferma ulteriormente quanto di buono ha dimostrato finora.

Concludendo, una pellicola nel complesso discreta al servizio di un'imponente lezione di regia e tecnica cinematografica, con troppe pecche all'attivo e decisamente priva di quei colpi di genio che sarebbe lecito aspettarsi da un cineasta di qualità quale Michael Mann.

giovedì, ottobre 12

TV - Scrubs 5° serie



Stasera alle 21, come sempre su Mtv, inizia alla grande con due episodi, la quinta ed inedita stagione di "Scrubs - Medici ai primi ferri", la più divertente serie tv in giro attualmente (e non solo).

La quarta stagione mi aveva lasciato un po' l'amaro in bocca, ma a giudicare dal promo questa nuova sembra essere sui soliti (ottimi) livelli!

Però stasera c'è anche la scientifica di Miami, fortuna che esistono i videoregistratori...

TV - O.C. (orco cazzo)



Bwahahahah lo sapevo che non sarebbe durato molto!

Prima lo spostano alla domenica sera e adesso al suo posto ci piazzano Lucignolo.
In pratica non cambia un cazzo perchè son due programmi di merda entrambi, però mi vien troppo da ridere!!!

Già da tempo gli ascolti di sto "Beverly Hills degli anni 2000" facevano pena, poi ci fu la brillante idea di una delle attricette che ci recitavano di spoilerare al mondo intero la fine della terza serie ed ecco fatto! L'interesse mondiale per sta boiata è crollato a zero e così gli ascolti.

E non sia mai che i dirigenti Merdaset tengano qualcosa con poca audience, ma almeno stavolta mi han fatto un piacere!

La cosa divertente è che non si sa quando la serie tornerà in onda, comunque, quando lo farà quasi certamente sarà relegato in seconda serata. La seconda serata!! Ahahah se non sei un Buffy, un Dottor House o cult di nicchia come Prison Break o The Shield col cazzo che la reggi...

Non serve a niente spostare la tv-spazzatura, prima o poi bisogna buttarla!

martedì, ottobre 10

Quote of the week - Black Thought

If you ain't sayin' nothin', you a system's accomplice
It should play with your conscience, do away with the nonsense

Black Thought dei The Roots dal pezzo "Don't feel right"

lunedì, ottobre 9

Pagine Gialle - Sidooh



Preso oggi!

Si tratta dell'ultima fatica di Tsutomu Takahashi, autore molto conosciuto in Italia grazie alla pubblicazione di numerose e interessanti opere come Jiraishin, Tetsuwan Girl, Sky High e Alive.
Sidooh è un seinen manga di ambientazione storica, attualmente ancora in corso di pubblicazione in patria, che racconta la storia di due orfanelli, Shotaru Yukimura e Gentaru Yukimura che lottano per sopravvivere in un periodo di crisi sociale per il Giappone senza precedenti, fra tradizione e modernità, fra passato e futuro, fra valori e convenienza.
Il grande terremoto di Edo del 1855 è l'emblema di un’epoca, quella della fine dello shogunato dei Tokugawa, contraddittoria e dilaniata. E’ un mondo violento e sofferente, dove il dolore è la quotidianità agli occhi di personaggi per i quali la speranza è una chimera irraggiungibile; dove il giusto ed il malvagio sono egualmente oppressi dalla vita, egualmente vittime ed egualmente carnefici.
In questo mondo i due fratelli cercheranno la loro strada, forti solo del loro orgoglio e della katana lasciatagli in retaggio dal padre. La loro chimera ha nome “sidooh”, la via del guerriero.

La qualità del formato sembra buona, anche se la Planet Manga ha inspiegabilmente cambiato la copertina, rendendola molto più brutta dell'originale!

domenica, ottobre 8

HomeVideo - Cowboy Bebop The Movie



Ho approfittato della messa in onda la notte scorsa da parte di Italia1, per rivedere, questa volta in italiano dato che la prima volta l'ho visto in lingua originale sottotitolato, il lungometraggio animato di "Cowboy Bebop".

Il film, intitolato "Knockin' on Heaven's Door", va collocato fra il 22esimo ed il 23esimo episodio della stupenda serie animata, una delle più belle degli ultimi 10 anni che ha inventato un genere tutto suo, uno stile nato da una perfetta combinazione tra un'ottima realizzazione tecnica, una sceneggiatura adulta ed intelligente e un'ottimo character design.

Tecnicamente il livello appare insuperabile: la qualità delle animazioni è eccellente, i movimenti dei personaggi sono così fluidi da farli sembrare reali, i fondali sono curati nei minimi particolari, i colori sono bellissimi e ben si addicono al background e le scene d’azione sono mozzafiato e spettacolari; insomma un titolo perfetto dove sono mescolati ottimamente ironia, azione e tutte le ben note caratteristiche della serie tv!

La soundtrack del film è eccellente, al pari della realizzazione tecnica, e non poteva essere altrimenti se ad occuparsene è la "prodigiosa" Yoko Kanno. La talentuosa compositrice, già autrice della OST del serial, riconferma le sue doti straordinarie e sforna una colonna sonora sublime e perfettamente in linea con le atmosfere del film. Una miscela di blues e jazz al quale si affiancano dei brani cantati di ottima qualità con melodie al culmine della malinconia che si sposano magnificamente con le immagini e con la storia.

Storia che è facilmente digeribile anche da chi non ha mai visto una puntata della serie, anche se bisogna ammettere che chi conosce già Faye, Jet, Ed e soprattutto Spike, saprà apprezzare di più tutte le sfumature che traspaiono dai dialoghi.

La trama è molto semplice ma nonostante tutto molto accattivante: nel 2071, su Marte è la vigilia di Halloween e un incidente automobilistico che provoca una strage, si scopre essere in realtà un attentato bioterroristico; il governo istituisce subito una taglia immensa che il gruppo dei quattro cacciatori di taglie dell'astronave Bebop non può lasciarsi sfuggire mettendosi quindi sulle tracce del presunto attentatore.

Assolutamente da vedere quindi, ed è proprio per questo che è brutto constatare come il nostro paese sia completamente "chiuso" nei confronti dell'animazione giapponese e che etichetti tutte le pellicole animate come "roba per bambini"... mi viene una tristezza vedere capolavori come le opere del maestro Miyazaki snobbate ed ignorate, mentre ogni cagata americana della Pixar, della Dreamworks e compagnia bella faccia strage ai botteghini!

Questo stesso film ha subito una sorte ingrata, infatti dopo essere rimasto una settimana scarsa nelle sale cinematografiche, è stato trattato ancora peggio dagli idioti di Merdaset che l'hanno trasmesso in prima visione verso le 2 di notte...

Ormai sono sempre più convinto che il cinema in Italia, dopo aver fatto scuola tanti anni fa, rimarrà per sempre indietro rispetto al resto del mondo ed in fondo questo pubblico di caproni col salame sugli occhi si merita tutte quelle merdate che escono ogni anno dalla mente dei registi italiani, dal solito film di natale, al drammone scassapalle, senza però dimenticare le "grandi opere di animazione" made in U.S.A., quali "Cars", "Madagascar", "Shriek" e vaffanculo!

sabato, ottobre 7

Video - Nemico Pubblico



Rischio feat. Guè Pequeno del Club Dogo, dall'album Reloaded - Lo spettacolo è finito pt.2!

TV - Sciopero dei giornalisti



Dovrebbe esserci uno sciopero dei giornalisti ogni giorno, almeno così certi programmi ridicoli come Studio Aperto, in edizione ridotta, assomigliano a dei veri telegiornali!

venerdì, ottobre 6

HomeVideo - Banlieue 13



Luc Besson è da sempre uno dei miei registi preferiti!
Fin dagli esordi si è imposto con la sua genialità anche negli Stati Uniti, portando il cinema francese a sfondare nel mercato internazionale e valorizzando le produzioni europee, grazie alla sua società di produzione e distribuzione, EuropaCorp.

Praticamente ha prodotto, scritto e girato alcuni tra i migliori film d’azione europei degli ultimi 10 anni, da "Il Quinto Elemento" con Bruce Willis a "Wasabi" con Jean Renò, passando per "Kiss of the Dragon" con Jet Li, "The Transporter", "I fiumi di Porpora", "Taxxi" e molti altri... in realtà le pellicole che lo vedono coinvolto sono davvero troppe per essere elencate, ma si possono trovare tutte quà.

Anche "Banlieue 13", come molti dei titoli sopracitati, è sicuramente un action movie di tutto rispetto, da prendere più come una sorta di grande videogame, in quanto pensato privilegiando l'intrattenimento e l'azione ma conservando, come tutti i lavori di Besson, la sua nazionalità francese.

Infatti la trama, seppur molto semplice, tratta un tema a quanto pare molto sentito in Francia, ovvero il problema delle banlieue, le zone periferiche delle grandi città; problema che l'anno scorso, ad un anno di distanza dall'uscità del film nelle sale francesi, ha portato alla rivolta scoppiata alle porte di Parigi!

Ebbene in "Banlieue 13", ambientato nel 2013 in una Parigi futuristica e violenta, si è pensato di risolvere il problema costruendo tutt'attorno le zone considerate ad alto rischio un muro. Purtroppo all'interno della banlieue una gang di criminali è entrata in possesso di un'arma di distruzione di massa e minaccia di farla esplodere al centro della città... per risolvere la situazione viene mandato nella B-13 Damien membro di una forza d’élite della polizia, che dovrà trovare la bomba e disinnescarla con l’aiuto di Leito, un prigioniero proveniente proprio da quel sobborgo.

La regia di Pierre Morel, che in passato ha curato la fotografia di "The Transporter" e "Danny the Dog", è molto adrenalinica con ampie panoramiche e grandangoli utilizzati per seguire al meglio le varie acrobazie dei protagonisti, ovvero Cyril Raffaelli (il monaco assassino de “I Fiumi di Porpora 2") acclamato maestro di Kung Fu nonchè stunt-coordinator di molti film e David Belle ideatore e creatore del Parkour, disciplina sportiva che consiste nello spostarsi da un luogo ad un altro superando le architetture urbane a cui Besson ha dedicato un film ("Yamakasi - I nuovi samurai") che ha avuto anche un seguito uscito recentemente ("The Great Challenge"); nei panni del sadico capo della gang oltre che come co-sceneggiatore troviamo Bibi Naceri, fratello del più famoso Samy ("Taxxi", "Indigènes").

Insomma un film che attendevo da tempo e che non ha deluso le mie aspettative, peccato che per vederlo in italiano ho dovuto aspettare l'uscita in dvd con 2 anni di ritardo!

giovedì, ottobre 5

Graphix - Blog restaurato!

Visto che ho avuto un attimo di tempo libero ho realizzato un nuovo template per rinnovare un po' il bloggg!

In realtà il mese scorso ne ho fatto un altro, però preferisco aspettare ad utilizzarlo quando sto blogger del cacchio stabilizzerà la versione beta estendendo le nuove funzioni a tutti i blog... ho bisogno delle categorie!!!

mercoledì, ottobre 4

Moviez - Pirati dei Caraibi 2



La più grande delusione di questo 2006!

Sono dell'idea che un film deve essere realizzato senza avere già in mente di farne dei seguiti.
Le trilogie o peggio possono esistere solo nel caso di avere valido materiale da cui attingere, per esempio i libri come "Il Signore degli Anelli", oppure le serie a fumetti, fonte inesauribile di storie...
E se il primo film ha ottenuto un inaspettato successo, va bene, vai con il seguito, però limitandosi ad uno e guardando se riscuote lo stesso successo.
Invece ora va di moda fare due seguiti uno dopo l'altro, anzi girandoli insieme e poi facendo uscire l'ultimo qualche mese dopo; risultato? Che il secondo film non fa che essere di contorno ed il terzo, che dovrebbe chiudere tutto, rischia di essere un flop pazzesco.
Ma io mi chiedo, "Matrix" non ha insegnato nulla?

Sembra proprio di no, perchè anche questo "Pirates of the Caribbean: dead man's chest" (ovvero la famosa cassa del morto della canzone, "abilmente" trasformata dagli adattatori italiani in un forziere, perdipiù fantasma, a cui aggiungere una maledizione, in modo da ricollegarsi al primo titolo del cazzo... ma limitarsi a tradurre no?) lascia per tutto il tempo la sensazione che si tratti solo di un’introduzione al terzo capitolo della serie.

Il film parte anche bene, lasciando lo spettatore quasi spiazzato, come se si fosse perso qualcosa, ma purtroppo dura poco perchè la sceneggiatura inizia subito a dimostrare i suoi punti deboli.
E, come spesso succede in queste pellicole tanto attese, per arrivare alle cose veramente interessanti bisogna armarsi di tanta pazienza. Perchè il film oltre ad essere troppo lungo è pieno di momenti morti, come la parte sull'isola dei cannibali, in cui si può trovare qualche scenetta divertente, grazie al talento comico del personaggio di Jhonny Depp (ma sinceramente a me non han fatto ridere e volevo picchiare tutti quelli in sala che si divertivano) ma che in fondo non servono assolutamente a nulla.

Si capisce fin da subito che i produttori hanno pensato:"Abbiamo fatto i soldi con il primo episodio? E allora, più scene d’azione costosissime e roboanti (ma, alla lunga, stancanti) e più personaggi (che ovviamente però impediscono di concentrarsi su quelli veramente importanti)".
Scene d'azione che sfociano nell'interminabile scontro a tre fra Jack Sparrow, Will Turner e l'ex commodoro Norrington, che oltre ad avere continui rimandi verso altri film non fa altro che mettere in mostra una mancanza di idee degli sceneggiatori.

Per il resto il film ha indubbiamente anche lati positivi, a partire dalla fotografia, le ambientazioni e la colonna sonora, già ampiamente apprezzati nel primo capitolo e arricchiti di nuovi elementi (ad esempio la palude voodoo); ma soprattutto gli effetti speciali, che hanno creato la stupenda ciurma di uomini-pesce agli ordini di Davy Jones (che affascinerà ancora di più gli amanti del manga di "One Piece", come me), personaggio che spero sia utilizzato meglio nel seguito!

Per quanto riguarda il cast, questo film è Depp-dipendente, perchè il caro Johnny sovrasta tutti gli altri con la sua bravura anche se, purtroppo, al suo personaggio manca il senso di sorpresa del primo capitolo, ma questo era inevitabile. Interessante, oltre a Bill Nighy nei panni del Mare impersonificato, anche Naomie Harris ovvero Tia Dalma, la sacerdotessa voodoo, mentre continuano ad essere abbastanza insipidi nonostante un ruolo più attivo, Orlando Bloom e Keira Knightley; quest'ultima poi particolarmente odiosa per quello che decide di fare al capitano della Perla Nera ed il suo successivo pentimento.

Prima di giudicare per intero la serie aspetto di vedere il terzo ed ultimo capitolo (anche se alcuni rumors dicono che potrebbe partire la lavorazione di una seconda trilogia) in uscita a maggio, ma sinceramente spero che non faccia la fine di "Matrix", perchè il primo film è stato davvero una piacevole sorpresa e non vorrei che quel ricordo venga offuscato per colpa di produttori avidi di soldi.

P.S. ah qualcuno a capito il gioco dei dadi? ho trovato anche la spiegazione, ma rimane parecchio oscuro...

lunedì, ottobre 2

Quote of the week - Maxi B

Perchè la vita è come i soldi, un cavallo di Troia, da fuori appare buona ma dentro è lì che t'ingoia ed è paranoia!
Maxi B dal pezzo "Paranoia".